sabato 22 giugno 2024
L'assemblea conferma le cariche. Settore in ripresa del 2,7% sul 2022 dopo i 2 anni difficili dell'aviaria. Fortini: lavoreremo in Ue per dialogo libero da ideologie e basato su evidenze scientifich
Unaitalia conferma Forlini presidente, avicoltura vale 7,5 miliardi
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Antonio Forlini è stato riconfermato alla presidenza di Unaitalia, l'associazione di riferimento per il settore delle carni avicole: un comparto che conta 64mila addetti e un fatturato di 7,5 miliardi (in crescita del 2,7% sul 2022) a fronte di una produzione di 1.328.600 tonnellate di carni bianche e 12,3 miliardi di uova. Il rinnovo del mandato di presidenza per il triennio 2024-2027 è arrivato durante l'assemblea dei soci Unaitalia a Bologna. Teramano, classe 1960, Forlini ha una laurea in Giurisprudenza e un master MBA alla Bocconi di Milano. Dal 1996 è dirigente del gruppo Amadori, nel quale ha ricoperto diverse responsabilità manageriali. Nel corso dell'assemblea è stato inoltre riconfermato alla guida del Comitato uova di Unaitalia Ruggero Moretti, amministratore delegato di Cascina Italia spa e presidente Eepa (European Egg Processors Association - Associazione europea dei produttori di uova).
«Dopo 2 anni difficili caratterizzati dall'aviaria, oggi il settore gode di buona salute», ha detto Forlini nel ringraziare della fiducia rinnovata, «nel 2023 abbiamo recuperato l'autosufficienza, ora al 105,5%, grazie a una produzione in crescita del 7,7% a volume e del 2,7 %a valore. E il primo quadrimestre 2024 vede una crescita media a volume del 6,7%».
Tra gli obiettivi del presidente vi è quello di «preservare la disponibilità per i consumatori delle proteine più democratiche e facilmente accessibili, ovvero carni bianche e uova; nel prossimo triennio lavoreremo affinché in Ue si pongano le basi per un dialogo col settore libero da ideologie e basato sulle evidenze scientifiche, augurandoci che la politica possa mettere al primo posto sicurezza e autosufficienza alimentare, garantendo una reciprocità di regolamentazione anche rispetto ai competitor internazionali».

Nel 2023, il fatturato industriale si è attestato come detto a 7,5 miliardi: nello specifico 5,18 miliardi per le carni avicole e 2,3 miliardi per le uova. La produzione di carne avicola è suddivisa fra 1.019.100 tonnellate solo di pollo (+4,3% rispetto all’anno precedente) e 272.600 tonnellate di tacchino (+24,5%). Crescono i consumi apparenti pro-capite, arrivati a 21,38 kg (+2,9% sul 2022), confermando la passione degli italiani per le carni bianche, che continuano ad essere le più amate con il 35% degli acquisti domestici. E la carne avicola piace anche all’estero: dopo un 2022 difficile, l’export torna a crescere del 25% con 191.500 tonnellate.



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