venerdì 28 giugno 2024
Coinvolge 3,7 milioni di clienti domestici non vulnerabili che passeranno al servizio a Tutele graduali
Il 1° luglio finisce il mercato tutelato della luce: che cosa cambia
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Le persone anziane, con più di 75 anni, quelle disabili e quelle in povertà posso stare tranquille. Sono i cosiddetti clienti vulnerabili. Perché lunedì 1° luglio finirà il mercato tutelato della luce ma per loro, 3,8 milioni di persone, resterà attivo. Gli altri utenti, 3,7 milioni, entreranno nel mercato a tutele graduali.

Cosa accadrà quindi e cosa, soprattutto, avverrà alle tariffe? Sulle dinamiche di mercato fa luce Arera, l’Autorità pubblica per l’energia, che distingue i due comparti. Per gli utenti vulnerabili l’Autorità ha già indicato un aumento in bolletta del 12% nel prossimo trimestre luglio. L’incremento della tariffa elettrica per il mercato a maggior tutela è spiegato con lo stop alla discesa dei prezzi di gas ed elettricità. Però per questa categoria resta un aspetto positivo: la spesa per la luce negli ultimi 12 mesi, tra il 1 ottobre 2023 e il 30 settembre 2024, sarà di circa 514 euro, il 41,1% in meno rispetto ai 12 mesi precedenti (dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023). In pratica, la bolletta dei vulnerabili si riavvicinerà ai livelli di prima della crisi energetica, cominciata nell’estate del 2021.

Per coloro che non rientrano nella categoria dei vulnerabili (Arera precisa che le condizioni economiche di questa categoria sono uguali in tutto il Paese) succederà che, nel caso non abbiano scelto un operatore di mercato libero, saranno transitati in automatico ad un operatore che ha vinto la gara per la loro zona. Questa azienda fornirà la corrente con il Servizio a tutele graduali, dove la tariffa è fissata in parte dall’Arera e in parte dal privato stesso. Fatti un poì di calcoli emerge, però, un aspetto curioso: la bolletta della luce del servizio a tutele graduali, dove saranno spostati gli utenti non vulnerabili del tutelato, finirà per essere inferiore di 113 euro l’anno rispetto a quella degli utenti vulnerabili rimasti sul tutelato.

Questo grazie ad una combinazione fra i parametri di Arera e alla discesa dei costi di commercializzazione, da 58 a 41 euro l’anno. Arera precisa che i clienti domestici elettrici non vulnerabili già passati al mercato libero hanno il diritto di rientrare nel servizio di Maggior Tutela fino al 30 giugno 2024, mentre i clienti domestici vulnerabili manterranno sempre il diritto di rientrare nel servizio di Maggior Tutela. Per farlo occorre rivolgersi all’esercente il servizio di Maggior Tutela del proprio Comune.

Le associazioni di consumatori consigliano quindi ai vulnerabili di passare alle tutele graduali. Una situazione anomala che allarma i consumatori che hanno già consigliato agli utenti destinati a rimanere del mercato tutelato di transitare alle tutele graduali. Secondo il Codacons l’aumento della bolletta elettrica del 12% nel terzo trimestre comporterà un aumento della spesa annua per l’utenza vulnerabile di 612 euro. L’Unione nazionale consumatori fa un “conto” diverso che arriva a 486 euro in più. Assoutenti da una chiave di lettura più positiva mettendo in luce che, rispetto al 2022, una famiglia in mercato tutelato andrà a spendere per la corrente elettrica 509 euro in meno l’anno.

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