sabato 29 giugno 2024
Al Nord oltre la metà del gettito. Dopo Courmayer, è Lignano Sabbiadoro il Comune che ottiene di più in rapporto agli abitanti
Courmayer, località alpina in Valle d'Aosta

Courmayer, località alpina in Valle d'Aosta

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Oltre metà del gettito Imu del 2023, che ha raggiunto quota 13,09 miliardi di euro, arriva dai Comuni del Nord Italia. Il primato spetta in particolare al Nord-Ovest, i cui Comuni hanno incamerato 3,9 miliardi di Imu, pari al 30% del gettito nazionale. Seguono i Comuni dislocati nell'Italia centrale (3,1 miliardi, 24%), quelli dell'Italia nord-orientale (2,9 miliardi, 23% del totale), meridionale (2,1 miliardi, 16%) e delle isole (964 milioni, pari al 7% del totale). La rilevazione emerge da una elaborazione di Centro studi Enti Locali, basata su dati derivanti dalla banca dati Siope+.

Complessivamente, il 53% del gettito è appannaggio di Comuni del Nord Italia. A questi incassi, di natura ordinaria, vanno sommati altri 1,2 miliardi di versamenti fatti a seguito di accertamento. Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Bologna, Firenze, Palermo, Bari e Verona insieme hanno incassato quasi 3 miliardi. La classifica nazionale però cambia rapportando il gettito alle dimensioni del Comune: vincono le zone ad alta densità di seconde case e gli oltre 11 milioni di euro di incassi fanno di Courmayeur il Comune più ricco dal punto di vista del gettito Imu "pro-capite", 4.308 euro ad abitante, contro una media nazionale di 228 euro. Altissimi, in relazione alla dimensione dell'ente, anche gli importi incassati da Lignano Sabbiadoro e Moggio, nel Lecchese.

"Dai dati emerge come sia ormai consolidata la ripresa del gettito ordinario rispetto al periodo pre-Covid - osserva Alessandro Maestrelli, esperto di entrate locali di Centro studi Enti Locali - ma anche una decisa accelerazione degli incassi da recupero evasione, passati dai 922,7 milioni del 2019 agli 1,1 miliardi del 2022 e 1,2 miliardi del 2023". In questo ambito il Comune che è riuscito a recuperare la somma più ingente è Napoli, che nel 2023 ha incassato versamenti Imu a seguito di accertamento per un totale di 23,6 milioni di euro. Seguono Milano (quasi 22 milioni), Bologna (17,2 milioni) e Venezia, con oltre 15,7 milioni di euro.

Scadenza in arrivo, intanto, per la dichiarazione Imu. Entro lunedì, primo luglio, chi possiede immobili per i quali siano intervenute delle variazioni oggettive e soggettive rilevanti per il calcolo dell'imposta dovuta, sconosciute al Comune, dovrà inviare l'apposito modello Imu/Impi (quest'anno il 30 giugno, termine ordinario, cade di domenica). L'adempimento - spiega l'Agenzia delle Entrate sulla webzine FiscoOggi - ha invece cadenza annuale per gli enti non commerciali che possiedono almeno un immobile esente in quanto utilizzato per lo svolgimento della propria attività. Anche in questo caso l'ultimo appuntamento è il primo luglio ma il modello dichiarativo è Imu/Enc.

Per la dichiarazione in scadenza, relativa quindi all'anno 2023, dovrà essere utilizzata la nuova modulistica Imu/Impi (Imposta municipale propria/Imposta immobiliare sulle piattaforme marine) e Imu/Enc (Imposta municipale propria/Enti non commerciali) approvata, unitamente alle istruzioni e specifiche tecniche, dal Dipartimento delle finanze del Mef con dm del 24 aprile 2024.

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