Ansa
La Commissione europea ha aperto un nuovo procedimento formale contro TikTok: contesta alla società che controlla il social network la violazione delle norme della legge sui servizi digitali (Digital Service Act, DSA), che obbliga gli operatori delle piattaforme con dimensioni significative a presentare una valutazione del rischio prima di lanciare nuove funzioni che potrebbero avere un «impatto critico» sui rischi sistemici della loro attività.
In questo caso la funzione problematica è il programma a premi legato a TikTok Lite, la nuova app riservata ai maggiorenni appena lanciata in Francia e in Spagna. Il "Programma Task and Reward" consente agli utenti di TikTok Lite di guadagnare punti mentre eseguono determinate "attività" su TikTok, come guardare video, mettere mi piace ai contenuti, seguire alcuni utenti, invitare amici a iscriversi a TikTok. Questi punti possono essere scambiati con premi economici, come buoni Amazon, buoni regalo tramite PayPal o monete di TikTok che possono essere spesi per mance ai creatori.
Secondo la Commissione questo programma di premi «potrebbe avere un impatto critico sui rischi sistemici (dell’attività di TikTok, ndr). In particolare effetti negativi sulla salute mentale, compresa quella dei minori, soprattutto a causa della nuova funzionalità che stimola il comportamento di dipendenza». Per le regole della Digital Service Act prima di avviare questa funzione, TikTok doveva presentare una relazione sulla valutazione dei rischi, cosa che il social non ha fatto. Questo, sottolinea la commissione, «è particolarmente preoccupante per i bambini, data la sospetta assenza di efficaci meccanismi di verifica dell’età su TikTok», tema sul quale la Commissione ha già avviato un altro procedimento formale.
Bruxelles ricorda inoltre che aveva chiesto informazioni all’azienda sul lancio di TikTok Lite lo scorso 17 aprile: TikTok doveva rispondere entro il 18 aprile e non l’ha fatto.
A questo punto TikTok dovrà mandare a Bruxelles la relazione sui rischi del programma di premi entro il 23 aprile, cioè domani, ed entro il 3 maggio dovrà dare le altre informazioni richieste. TikTok rischia una multa pari all’1% del suo fatturato annuo globale (che ammonta a poco meno di 120 miliardi di euro secondo l’ultimo bilancio) e ulteriori sanzioni periodiche pari al 5% dei suoi ricavi giornalieri. L’azienda avrà tempo fino al 24 aprile per portare argomenti a sua difesa.
Tra l’altro domani TikTok rischia di subire anche la prospettiva di una messa al bando negli Stati Uniti: il Senato americano voterà infatti la legge, approvata sabato alla Camera, che impone la vendita dell’attività americana di TikTok a un soggetto statunitense entro sei mesi o, in alternativa, la cessazione dell’attività negli Usa.