giovedì 9 febbraio 2023
Ricerca del Politecnico di Milano sull'industria dello spazio. Risorse nazionali pari a 7,2 miliardi fino al 2026. L'astronauta Parmitano: il sogno delle stelle unisce al di là della politica
Gli astronauti degli Emirati Arabi Uniti che il 26 febbraio raggiungeranno la Stazione spaziale internazionale

Gli astronauti degli Emirati Arabi Uniti che il 26 febbraio raggiungeranno la Stazione spaziale internazionale - Reuters

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È pari a 14,8 miliardi di euro, la somma che l’Unione Europea fino al 2027 è disposta a mettere nel comparto emergente della Space Economy. Un segnale importante quello emesso da Bruxelles, che permetterà a Paesi come l’Italia di consolidare i numeri raggiunti nel biennio 2020-2021, che tuttavia sono da considerare un exploit e non come la reale dimensione del fenomeno. Insomma, oggi a Milano alla presentazione della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, intitolata “New Space economy italiana in rampa di lancio. Per quale missione?” sono emerse le tante immagini di futuro che ben rappresentano questo settore in forte crescita.

<>, ha detto l’astronauta dell'Agenzia spaziale europea (Esa) Luca Parmitano, in collegamento video da Houston con il Politecnico di Milano. << L’esplorazione spaziale è un grande sogno che unisce i Paesi al di là delle tensioni politiche>>, ha detto ancora l’astronauta azzurro confermando che < Emirati Arabi Uniti stanno facendo un importante ingresso con la loro partecipazione. E ritengo che il programma Artemis sia un’altra opportunità di crescita internazionale, come Gateway e Orion>>. Tra fine aprile e inizio maggio inoltre verrà resa nota la rosa di nomi dell'equipaggio destinato al ritorno alla Luna con la missione Artemis 2.

Le startup della Space Economy hanno raccolto 8 miliardi di euro di investimenti a livello globale nel 2022, un rallentamento dopo l’exploit appunto del biennio precedente (con quasi 14 miliardi di euro raccolti 2021) dovuto all’instabilità geopolitica, la crisi dei mercati finanziari e alla frenata delle operazioni di Spac (Special purpose acquisition company) che sono state regolate solo nel febbraio 2022. Numeri importanti che si muovono in uno scenario europeo effervescente. Tra il 2021 e il 2027 il bilancio complessivo dell’Europa destinato alla Space economy è di 14,8 miliardi di euro, la somma più alta mai stanziata dall'Ue per lo spazio. Il tutto in un mercato sempre più in crescita: a livello mondiale si attesta attorno ai 100 miliardi di dollari, guidato dagli Stati Uniti con 62 miliardi di dollari di investimenti e un budget Nasa di 24 miliardi di dollari per il 2022.

Un particolare ambito della Space economy vede l’Italia in una posizione di vertice. Parliamo del mercato dei servizi di Osservazione della Terra, che nel 2022 ha raggiunto il valore di 200 milioni di euro: vi operano 144 imprese del segmento downstream, per lo più Pmi distribuite su tutto il territorio nazionale, che offrono soluzioni e servizi di Digital Innovation basati su tecnologie e dati satellitari. I principali ambiti di applicazione riguardano diversi settori, come agricoltura e pesca, energia, edilizia e infrastrutture, assicurazioni e ambiente. Le 144 imprese del segmento downstream operanti nel settore sono aziende localizzate per il 40% nel Nord Italia, per il 40% al Centro, per il 20% al Sud e nelle isole. <>, ha detto Mauro Piermaria, dirigente Programmi e Strategie dell’Ufficio per le Politiche Spaziali e Aerospaziali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. <>. Tra questi denari ci sono i 2,4 miliardi del Pnrr e il finanziamento da 1,8 miliardi assegnato all'Agenzia spaziale italiana (Asi).

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