giovedì 4 maggio 2023
La revisione al rialzo quantificata ieri arriva dopo tre tagli consecutivi
La bolletta del gas sale del 22% per la riduzione degli sconti
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La bolletta del gas sarà più cara nel mese di aprile. Dopo tre revisioni al ribasso l’Arera, l’Autorità pubblica che fissa le tariffe, ha annunciato ieri pomeriggio il rialzo per i clienti, circa un terzo delle famiglie italiane, rimasti nel mercato tutelato. Un aumento importante, pari al 22,4%, legato a doppio filo al taglio degli sconti deciso dal governo con il “decreto bollette”. Ad aprile è scattata una riduzione significafiva, pari al 65%, della componente di sconto denominata “UG2”, utilizzata nell’ultimo anno per compensare gli aumenti e applicata agli scaglioni di consumo fino a 5mila metri cubi all’anno. La famiglia media ha consumi medi di gas di 1.400 metri cubi. Il “decreto bollette” per il secondo trimestre del 2023 ha confermato la riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento dei restanti oneri generali di sistema. L’aumento arriva in un momento in cui il prezzo medio del gas all’ingrosso è in leggero calo e gela le speranze di un rientro lineare dei prezzi.

«L’aumento sarà probabilmente percepito meno, perché arriva nel periodo dell’anno in cui i riscaldamenti sono ormai spenti e i consumi gas delle famiglie tendono al minimo - ha sottolineato Stefano Besseghini presidente Arera - Dobbiamo tener ben presente che abbiamo imboccato la strada di un ritorno alla normalità, in cui il sistema energetico è chiamato all’equilibrio senza il ricorso a finanze dello Stato per fronteggiare la crisi».

Ad aprile il prezzo di riferimento del gas è pari a 91,64 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse. L’aumento complessivo per gli utenti del mercato tutelato è determinato da un leggero calo della spesa per la materia gas naturale pari al 3,1%, da un calo della tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misurazione del 4% e da un significativo aumento degli oneri generali per la parte legata all’UG2 (29,5%).

La revisione al rialzo quantificata ieri arriva dopo tre tagli consecutivi: il più significativo a gennaio, del 34,2%, seguito da un 13% a febbraio e da un altro 13,4% a marzo. Come sempre l’aggiornamento dell’Arera non cambia nulla per le famiglie passate al mercato libero, a meno che non abbiano scelto contratti con prezzi “agganciati” a quelli del mercato tutelato.

Dalla fine dello scorso anno l’Arera ha iniziato ad aggiornare le tariffe del gas ogni mese, invece che ogni trimestre, per fare arrivare più rapidamente alle famiglie gli effetti positivi del calo delle quotazioni. L’adeguamento dei prezzi, diversamente da quello dell’elettricità, avviene ex-post, cioè una volta che il mese di riferimento si è chiuso e l’Autorità ha tutti gli elementi per definire una tariffa congrua. Viene preso come prezzo di riferimento la media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead).

Per le associazioni di consumatori la riduzione degli sconti sulla componente UG2 del gas decisa dal governo Meloni si è rivelata del tutto intempestiva. «In tema di bollette serve coerenza e utilizzare il principio della non applicazione degli oneri di sistema in tutto o in parte per limitare l’estrema volatilità dei prezzi della materia prima e contenere l’inflazione alle stelle - spiega il presidente Furio Truzzi di Assoutenti - Se da un lato il nuovo aumento tariffario si registra quando i termosifoni sono spenti, dall’altro avrà effetti diretti e pesanti sul tasso di inflazione, già oggi a livelli elevatissimi». La richiesta delle associazioni è sempre la stessa: azzeramento degli oneri di sistema su luce e gas fino al termine dell’emergenza inflazione in Italia, come misura di calmieramento dei listini al dettaglio.

Rialzi in arrivo anche per le bollette dell’elettricità: in audizione alla Camera Besseghini ha spiegato che nel terzo trimestre aumenteranno del 10% rispetto al secondo trimestre, e nel quarto trimestre del 25%. Sulle tariffe elettriche gli oneri fiscali sono stati ripristinati in toto a partire dal mese di aprile, una decisione che da sola secondo le associazioni dei consumatori, comporterà un aumento del 12,7% delle tariffe.

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