mercoledì 1 gennaio 2025
Ultimo giorno di apertura per lo sportello di Intesa San Paolo nel Comune del Riminese dove vivono in 3mila, soprattutto anziani che non hanno dimestichezza con home banking e servizi online
Ultimo giorno di apertura per lo sportello di Intesa Sanpaolo a Sant’Agata Feltria. Per la giunta locale si tratta di un ulteriore segnale di impoverimento dei servizi essenziali

Ultimo giorno di apertura per lo sportello di Intesa Sanpaolo a Sant’Agata Feltria. Per la giunta locale si tratta di un ulteriore segnale di impoverimento dei servizi essenziali

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Il borgo è così esasperato che dopo l’annuncio tanti cittadini hanno occupato la filiale bancaria cittadina per manifestare tutto il disappunto dell’intera comunità contro la chiusura dello sportello, l’unico presente in Paese. A guidare la protesta c’era il sindaco, con tanto di fascia tricolore. Sant’Agata Feltria è un paese del Montefeltro riminese, di oltre 2.000 abitanti ad un passo dall’Appennino Toscano e Marchigiano.

Uno dei giorni scorsi, dalle 11 del mattino alle 17, orario di chiusura della filiale, il primo cittadino Goffredo Polidori si è presentato in banca. Questa volta non per effettuare un’operazione finanziaria, ma per una protesta pacifica e civile contro la decisione di Intesa Sanpaolo di chiudere dall’inizio del nuovo anno. Oggi sarà l’ultimo giorno di apertura. «Una decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno – dice, decisamente contrariato, il sindaco Polidori – La sede è di proprietà dell’istituto bancario, che solo due anni fa ha operato una ristrutturazione».

Il primo cittadino mastica amaro per una situazione penalizzante nei confronti della montagna, depauperata dei servizi primari. «Ci chiedono di presidiare il territorio ma questa chiusura rappresenta un grave danno per la nostra comunità, un ulteriore segnale di impoverimento dei servizi essenziali nei territori montani come il nostro – lamenta l’assessore al Turismo Emanuel Peruzzi –. L’assenza di un istituto bancario, oltre a creare evidenti difficoltà per i cittadini e le imprese, rischia di incentivare ulteriormente il fenomeno dello spopolamento che affligge molti comuni dell’Appennino». S. Agata Feltria “ospita” una unità produttiva come Indel B, leader nella fornitura di sistemi di raffreddamento e refrigerazione per veicoli, alberghi, navi da crociera ed esperienze di viaggio outdoor con oltre 500 occupati. E organizza manifestazioni fieristiche: da quelle estive alla Fiera del Tartufo (che accoglie 300.000 visitatori) al Paese del Natale, circa 180.000. La lettura di Intesa Sanpaolo è ben diversa. «Le filiali in chiusura – spiegano dall’istituto di credito – hanno un numero di operazioni medie transazionali inferiore alla metà della media nazionale: operazioni che sono per oltre il 96 per cento eseguibili tramite MTA, sportelli automatici evoluti».

Non ci sarebbero dunque i numeri per mantenere la filiale santagatese con le sue due dipendenti. La banca prova a rassicurare la clientela: «Quando una filiale viene accorpata, la continuità dei servizi e il rapporto con il cliente sono garantiti nella filiale accorpante, dove saranno trasferiti in automatico dalla banca tutti i depositi e conti con relative domiciliazioni di bollette e accredito di stipendi/pensioni. I clienti possono continuare ad usare il medesimo carnet di assegni e le stesse carte bancarie». E parla di servizi come filiale digitale, App, home banking, sportelli automatici e punti Mooney. Guardando alla configurazione del Comune e ai residenti, l’assessore però contesta la soluzione. «Siamo uno dei Comuni con età media più alta in provincia di Rimini, gli anziani non hanno assolutamente dimestichezza con home banking e servizi online – prosegue Peruzzi -. È fondamentale preservare i servizi bancari, non solo per i nostri cittadini ma anche per l’intero tessuto sociale, economico e turistico dell’area». Attualmente la filiale bancaria più vicina è a Novafeltria, a circa 13 chilometri di distanza.

Dalla banca specificano che il dialogo con il sindaco di Sant’Agata Feltria è stato costante e finalizzato a valutare alternative concrete che possano supportare i residenti rispetto alla necessità dell’istituto di credito di ottimizzare la presenza territoriale. Sulla chiusura della filiale, tuttavia, non ci sarà alcuna marcia indietro. L’unica concessione è il ripristino del bancomat, che però secondo il sindaco non è sufficiente. Polidori lancia un appello alla politica: «Chiediamo un provvedimento che freni l’emorragia di sportelli bancari almeno nei luoghi in cui è presente un solo sportello».

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