Botta e risposta indiretto all'indomani della mossa del governo a sostegno di Carige, con il decreto legge riguardante garanzie e ricapitalizzazione. "Salvini e Di Maio si devono vergognare", attacca l'ex premier Renzi, secondo il quale sono bastati 10 minuti di una riunione notturna del cdm per smentire cinque anni di insulti e menzogne contro di noi". Difende il provvedimento il leader leghista: "Mentre Renzi e Boschi i risparmiatori li hanno ignorati e dimenticati, noi siamo intervenuti subito a loro difesa senza fare favori alle banche, agli stranieri o agliamici degli amici". Intanto, Carige avvia una due diligence sui crediti deteriorati, l'istituto pronto a richiedere la garanzia statale per i bond.
Il governo si muove sulla crisi bancaria con epicentro a Genova. Il Consiglio dei ministri, convocato ieri in serata, ha approvato un decreto legge dal titolo «Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio». Due le misure di rilievo che interessano Banca Carige: la garanzia di Stato sulle emissioni dei nuovi bond della banca (come già avvenuto con le venete) e la possibilità di una ricapitalizzazione a carico del Tesoro. È infatti prevista l’eventualità per Carige «di accedere a forme di sostegno pubblico della liquidità che consistono nella concessione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze della garanzia dello Stato su passività di nuova emissione ovvero su finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d’Italia». Garanzie «in pieno accordo con la normativa sugli aiuti di Stato».
Non solo: in considerazione degli esiti del recente esercizio di stress cui la banca è stata sottoposta, «viene prevista la possibilità per Carige di accedere, attraverso una richiesta specifica, a una ricapitalizzazione pubblica a scopo precauzionale, volta a preservare il rispetto di tutti gli indici di patrimonializzazione anche in scenari ipotetici di particolare severità e altamente improbabili», i cosiddetti scenari avversi dello stress test. «Durante il Cdm – ha spiegato il ministro del Lavoro Di Maio in una nota – abbiamo approvato il decreto che tutela i risparmi dei cittadini». Il decreto, ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, «interviene a offrire le più ampie garanzie di tutela dei diritti e degli interessi dei risparmiatori, in modo da consentire all’Amministrazione Straordinaria di recente insediata di perseguire in piena sicurezza il processo di consolidamento patrimoniale e di rilancio delle attività dell’impresa bancaria».
La ricapitalizzazione pubblica a scopo precauzionale prevista dal decreto, secondo fonti finanziarie che commentano a caldo, è da considerare «un’ipotesi residuale e non attuale». In ogni caso l’esecutivo è pronto a "mettere soldi nelle banche" per tutelare clienti e risparmiatori.
Intanto la terna commissariale dell’istituto ligure – composta da Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener – ha dato il via a una serie di incontri decisivi per il futuro della banca e utili in vista della stesura del piano industriale. Il primo colloquio romano si è svolto in mattinata con Giovanni Tria, per fornire un’informativa sugli sviluppi della situazione. Sono state vagliate ipotesi e analizzate le soluzioni possibili da adottare per evitare un contagio pericoloso. Le strade percorribili sembrano essere tre, intersecate tra loro: aumento di capitale, conversione del bond in "equity", matrimonio con un partner (italiano o straniero, l’importante è che abbia una consolidata presenza nel Belpaese). Proprio sulla necessità di convolare a nozze a stretto giro per Carige si è espresso Lener: «Bisogna intanto cercare un partner e proseguire senza indugi nella ristrutturazione della banca e nella vendita degli Npl».