Inflazione in frenata nel mese di maggio per effetto del rallentamento del caro-energia. Il dato italiano, sia pure più elevato di quello di altri Paesi, segue l’andamento positivo del resto d’Europa dopo la battuta d'attesto del mese scorso. Secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività al lordo dei tabacchi (Nic) registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua. Ad aprile era dell’8,2%.
La decelerazione - che riporta il tasso ai livelli di marzo - si deve, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +26,6% a +20,5%) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +14% a +13,4%). Una lieve inversione di tendenza anche per il cosiddetto 'carrello della spesa'. Secondo le stime preliminari dell'Istat, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona decelerano in termini tendenziali anche se in questo caso l’inflazione resta a due cifre: si passa dal +11,6% di aprile al +11,3% di maggio. Per i prodotti ad alta frequenza d'acquisto dal +7,9% al +7,1%. L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ancora, sebbene di poco, (da +6,2% a +6,1%).
Nell’incontro con i sindacati di ieri il governo ha promesso misure di contrasto all’inflazione tramite un osservatorio permanente.
Oggi sono stati diffusi anche i dati di altri Paesi. In Francia l'indice dei prezzi al consumo in prima lettura a maggio si attesta a +5,1% su base annua, dopo il +5,9% del mese precedente. Il dato è migliore delle attese con gli analisti che prevedevano l'inflazione a +5,5%. La diminuzione dell'inflazione dovrebbe derivare da un "rallentamento su base annua dei prezzi dell'energia, degli alimenti, dei manufatti e dei servizi”. L’'inflazione frena anche in Spagna. L'indice armonizzato secondo i criteri Ue dei prezzi al consumo è salito a maggio del 2,9% annuo, al di sotto del +3,3% atteso dagli economisti e in calo rispetto al +3,8% segnato ad aprile. Si tratta dell'aumento più contenuto dal luglio 2021.