martedì 7 novembre 2023
È partita l’ottava edizione del Premio nazionale di narrativa organizzato dalla Federazione Italia Tempo Libero. C'è tempo fino al 31 dicembre
La premiazione di una passata edizione

La premiazione di una passata edizione - Fitel

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È partita l’ottava edizione del Premio nazionale di narrativa della Fitel-Federazione Italia Tempo Libero Storie inaspettate (https://fitel.it/premio-nazionale-narrativa-storie-inaspettate/). La scorsa edizione ha regalato ben 600 storie e ora si aspetta un numero di racconti ancora più poderoso. La grande narrazione popolare creata da centinaia di voci, il polittico dagli innumerevoli pannelli, appassiona sempre di più la Fitel, le giurie di professioniste e professionisti del settore con cui collabora e il mondo dei concorsi letterari. È possibile iscriversi fino alla mezzanotte del 31 dicembre 2023. L’iscrizione ora è ancora più semplice con una procedura snella tutta on line. Come sempre la partecipazione al concorso è gratuita e ci sono anche premi in denaro. Per la Fitel questo è un punto d’orgoglio, perché la promozione culturale, il sostegno concreto, lo stimolo, la visibilità per coloro che nutrono e coltivano la passione per la scrittura nel loro tempo libero sono tra gli obiettivi principali della Federazione. E coloro che partecipano al concorso non sono semplici numeri per noi: la Fitel rimane in contatto con chi prende parte al Premio, supportandolo quanto e come può. Come sempre ci sono due sezioni in base all’età: Sezione Junior (18-35 anni compiuti) e Sezione Senior (dai 36 anni). Il tema e il genere dei componimenti sono liberi. Dopo la positiva esperienza della scorsa edizione, anche in questa ci sarà un tema esclusivamente per il Premio della giuria, dedicato a un tema sensibile: Giovani in difficoltà. Mal di vivere - Mal di lavoro; conferito a un’opera tra tutte quelle pervenute il cui soggetto rientrerà in quest’ambito. La giuria di qualità sarà resa nota tra qualche tempo, così come madrina e/o padrino del concorso che per la scorsa edizione ha visto la presenza come madrina di Carmen Pellegrino, finalista al Premio Campiello.

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