Di mestiere fa il postino, è alto 60 centimetri, pesa 15 chili, si chiama Yape e gli hanno da poco regalato 6 milioni di euro. Il nome è l’acronimo di Your Autonomous Pony Express, ma il team di 70 ingegneri della e-Novia, la fabbrica delle imprese di Milano, che lo ha progettato preferisce definirlo Veicolo Autonomo Ultra Leggero. Il postino-robot, sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano, è una delle attrazioni italiane del Consumer Electronic Show di Las Vegas, esempio e simbolo del made in Italy nel campo delle macchine utensili, automazione e robotica, che ha chiuso il 2017 oltrepassando in termini di fatturato gli 8 miliardi di euro. Yape di e-Novia fa parte delle 50 start-up italiane che partecipano al prestigioso Salone in Nevada chiudendo una stagione di grande rilancio per il settore: le nostre aziende dell’automazione viaggiano da mesi sopra l’80% della loro capacità realizzativa, la produzione nell’anno appena concluso è cresciuta del 10,1%, le consegne sul mercato interno del 16,1% e le esportazioni del 5,8%. Curioso e confortante il fatto che sia diventata la Cina il primo mercato di sbocco (248 milioni di euro e +11,5% nel 2017) davanti a Germania e Stati Uniti.
L’Italia che vende robot ai supertecnologici cinesi è ormai una realtà consolidata, almeno quanto il simpatico automa bianco che lo scorso dicembre ha completato a Cremona la prima fase dei suoi test su strada. Il primo pacchetto trasportato da Yape ha viaggiato dalla sede di Confcommercio Cremona al Municipio. Un percorso lungo 400 metri che il 'Pony Express' ha completato in totale sicurezza e in totale autonomia, utilizzando marciapiedi e attraversamenti pedonali. Yape si muove infatti su due ruote dotate di motori elettrici che minimizzano il consumo di energia, evita gli ostacoli e interagisce con l’ambiente e con i semafori. Ha utilizzato i propri sensori per raggiungere la destinazione impostata ed è stato supervisionato solo da personale della polizia municipale, e osservato a distanza da un centro operativo. Interamente realizzato in Italia da e-Novia, attraverso un progetto in cui la multinazionale automobilistica Eldor Corporation ha recentemente investito 6 milioni di euro, Yape promette di diventare un’alternativa seria ed ecologica nel campo sempre più utilizzato delle consegne a domicilio.
Grazie ai sensori di cui è dotato, gli stessi utilizzati dalle auto a guida assistita, può 'vedere' fino a 35 metri di distanza, viaggia a una velocità massima di 6 km orari e possiede un sistema che gli permette di tracciare mentre si muove una mappa dettagliata del manto stradale, dello stato dei marciapiedi dove passa, della dislocazione esatta di buche e binari dei tram. Inoltre ha un sistema di riconoscimento facciale per confermare l’identità dei clienti a cui recapita la posta, e uno per l’analisi dei pacchi per evitare che possa essere usato per trasportare merci illecite o pericolose. Al robot-postino manca solo una normativa che gli consenta di circolare sulle strade come veicolo autonomo. Per ora si accontenta di fare altri test, dove ciò gli è permesso dalle ordinanze comunali. E di stupire il mondo.