IMAGOECONOMICA

Europa più ricca ma sempre più forti le disuguaglianze di reddito. Dal 2010 il reddito disponibile mediano dell’UE in termini reali è aumentato del 20% nel 2022. Un aumento del 3,8% che si è ripetuto anche rispetto allo scorso anno. Ma come è possibile misurare le disuguaglianze di reddito nell’Unione Europea? Utilizzando il reddito disponibile mediano come indicatore principale, e in tutti i Paesi utilizzando gli standard di potere d’acquisto come unità.
Nel 2022 il reddito disponibile equivalente mediano nell’UE era pari a 18.706 standard di potere d’acquisto (SPA) per abitante, in aumento rispetto a 18.011 SPA registrati nel 2021. Un terzo di questa quota veniva ricevuta dai cittadini sotto forma di trasferimenti sociali da parte dei governi (ad esempio pensioni, prestazioni sociali, ecc.). Il Nord e l'Europa centrale sono le aree dove i redditi sono più alti, mentre la disuguaglianza è forte nei Paesi del Sud Europa come Croazia, Portogallo e Grecia.
Per l'Italia si può leggere un dato sul reddito disponibile mediano di 18.472 SPA, quindi leggermente al di sotto del dato europeo.
Guardando a livello nazionale, i Paesi dell’UE con il reddito disponibile mediano più elevato nel 2022 sono stati Lussemburgo (33.214 SPA), Paesi Bassi (25.437 SPA), Austria (25.119 SPA), Belgio (24.142 SPA), Danimarca (23.244 SPA). SPA) e Germania (23 197 SPA).
Nella parte inferiore della graduatoria si trovano Bulgaria (9.671 SPA), Slovacchia (9.826 SPA), Romania (10.033 SPA), Ungheria (10.217 SPA) e Grecia (10.841 SPA) hanno riportato i valori più bassi.

Va ricordato che questi dati si basano sulle statistiche dell'UE sul reddito e sulle condizioni di vita (EU-SILC) disponibili nel database online di Eurostat. Inoltre il reddito disponibile equivalente mediano, espresso in SPA, tiene conto della distribuzione del reddito nonché della dimensione e della composizione del nucleo familiare.

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