martedì 18 ottobre 2011
Secondo l'agenzia «le rinnovate tensioni del mercato sulla periferia dell'eurozona, e sull'Italia in particolare, unite al peggioramento delle prospettive di crescita, hanno portato a un ulteriore deterioramento del contesto operativo».
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Standard and Poor's ha tagliato il rating di 24 banche italiane, tra le quali BMPS, Banco Popolare, UBI, BPER, BPM, Carige e Banca Popolare di Vicenza. Secondo l'agenzia «le rinnovate tensioni del mercato sulla periferia dell'eurozona, e sull'Italia in particolare, unite al peggioramento delle prospettive di crescita, hanno portato a un ulteriore deterioramento del contesto operativo delle banche italiane».In particolare, S&P ha tagliato Banca Monte dei Paschi da A-/Stabile/A-2 a BBB+/Stabile/A-2; Banco Popolare da A-/Negativo/A-2 a BBB/Stabile/A-2; UBI da A/Negativo/A-1 ad A-/Stabile/A-2; BPER da A-/Stabile/A-2 a BBB+/Stabile/A-2; BPM da A-/Stabile/A-2 a BBB+/Negativo/A-2; Banca Carige da A-/Negativo/A-2 a BBB+/Negativo/A-2; Banca Popolare di Vicenza da BBB+/Stabile/A-2 a BBB/Stabile/A-2; Credito Emiliano da A-/Stabile/A-2 a BBB+/Stabile/A-2.Le altre banche colpite dal downgrade sono: Credito Bergamasco, Banca Aletti, Banca Akros, Veneto Banca, Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Cassa di Risparmio di Cento, Banca Popolare dell'Alto Adige, Banca di Bologna, Iccrea Holding, Iccrea banca, Iccrea BancaImpresa, Agos-Ducato, Farmafactoring, Banca Microcredito del Friuli Venezia Giulia, Banca SAI, BCC San Marzano di San Giuseppe.L'outlook su Dexia Crediop è stato cambiato da "developing" a "negativo" mentre sono stati confermati i rating, tra gli altri, di Intesa Sanpaolo, Unicredit, BNL, Mediobanca e Banca Fideuram.
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