«Avere uno sguardo di particolare intensità ai più
poveri, ai più
disagiati ed
emarginati perché anche a loro giungano le vostre
cure, come anche l'
assistenza e l'
attenzione delle strutture sanitarie pubbliche e private». È la richiesta che
Papa Francesco ha rivolto a tutti i
medici del mondo, rappresentati alla Fiera di Roma, dove si è recato per portare il suo saluto ai 35mila
cardiologi che stanno partecipando in questi giorni al Congresso mondiale annuale della Società Europea di
Cardiologia.
Le
cure mediche e il sistema sanitario, sia pubblico che privato, non escludano dal loro imprescindibile compito i più
poveri e quanti non possono permettersi di pagare cure mediche: «Dobbiamo lottare - ha sottolineato Papa Francesco - perché non ci siano più scartati in questa cultura dello scarto che ci viene proposta». «Non ci siano scartati nella vita umana», ha aggiunto a braccio Papa Francesco.In un altro dei passaggi fondamentali del breve discorso rivolto ai medici
Papa Francesco si è soffermato sulla necessità di allontanare le tossine che avvelenano la verità: «Guai a lasciarsi vincere dalla tentazione di soffocare la verità». «Sappiamo - ha sottolineato
Papa Francesco - che anche lo scienziato nella sua scoperta non è mai neutrale. Egli porta la sua storia, il suo modo di essere e
di pensare. Per ognuno esiste la necessità di avere una sorta di
purificazione che, mentre allontana le tossine che avvelenano la
ragione nella sua ricerca di verità e di certezza, induce a guardare
con maggior intensità all'essenza delle cose. Non possiamo negare,
infatti, che la conoscenza anche la più precisa e scientifica ha
bisogno di progredire facendo le domande e trovando le risposte
sull'origine, il senso e la finalità della realtà, uomo incluso».
Papa Francesco ha messo in guardia i
medici ricordando che
con la loro "preziosa attività" contribuiscono "a guarire il corpo
malato e, al tempo stesso, avete la possibilità di verificare che ci
sono leggi impresse nella stessa natura che nessuno può manomettere ma
solo scoprire, usare e ordinare perché la vita corrisponda sempre più
alle intenzioni del Creatore. Per questo - è stata l'esortazione del Papa - è
importante che l'uomo di scienza, mentre si misura con il grande
mistero dell'esistenza umana, non si lasci vincere dalla tentazione di
soffocare la verità».