mercoledì 6 settembre 2023
L'introduzione del biglietto da 5 euro nel capoluogo veneto potrebbe essere l'apripista per altre località italiane, a partire dalle Cinque Terre
Turisti a San Marco

Turisti a San Marco - Ansa

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Venezia contro l’overtourism. Per visitare la città d’arte, i turisti dovranno prenotare l’accesso e pagare un ticket di 5 euro. La sperimentazione inizierà nel 2024 e avrà una durata di circa 30 giorni, nel periodo dei ponti primaverili e dei weekend estivi. Una misura (approvata martedì 5 settembre dal Consiglio comunale, ndr) volta a combattere il sovraffollamento turistico e le visite giornaliere “mordi e fuggi”, come ha spiegato l’assessore al Turismo Simone Venturi: «ci poniamo come apripista a livello mondiale, consapevoli dell’urgenza di trovare un nuovo equilibrio tra i diritti di chi a Venezia ci vive, ci studia o ci lavora e di chi visita la città».

Il biglietto d’ingresso, però, non soddisfa tutti. C’è chi sostiene che disincentivare gli accessi introducendo una tassa non basti a risolvere le problematiche legate alla gestione dei flussi turistici. «Ci saremmo aspettati una misura decisa in grado di definire il carico massimo della città», ha affermato il segretario generale Cgil di Venezia Daniele Giordano. «Come sindacato», ha proseguito, «non possiamo accettare che uno strumento sbagliato finisca persino a finanziare opere o iniziative che nulla c'entrano con la città». Per questo motivo, Giordano ha invitato l’amministrazione a chiarire a cosa saranno destinate le risorse.

I problemi dell’overtourism riguardano gli eventuali danni ai siti artistici e all’ambiente, nonché i disagi per i residenti nella stagione da bollino nero. Un fenomeno che non coinvolge soltanto Venezia. La novità del capoluogo, infatti, potrebbe incentivare altri luoghi a promuovere misure simili, come ha ribadito il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli: la città «potrebbe fare da apripista rispetto alle altre località afflitte dalla piaga del sovraffollamento dei visitatori, dalle Cinque Terre a San Gimignano».

Proprio uno dei borghi liguri ha introdotto un ticket d’ingresso per provare ad arginare la folla di turisti che ogni estate si riversa sui suoi sentieri. In particolare, a essere a pagamento dal 1° luglio di quest’anno è il primo tratto della Via dell’Amore. Il sentiero era chiuso dal 2012 a causa di una frana e dopo i lavori di messa in sicurezza, i primi 170 metri sono stati riaperti. Come a Venezia, il Comune di Riomaggiore ha deciso di introdurre un biglietto dal costo di 5 euro, limitando l’accesso a 30 visitatori alla volta. Anche in questo caso, si tratta di una misura sperimentale, volta a offrire «un’esperienza consapevole», ha sottolineato la sindaca Fabrizia Pecunia, denunciando la necessità di un «nuovo modello di turismo». Contrari gli altri comuni delle Cinque Terre: Monterosso, Vernazza e Corniglia hanno lanciato una campagna con lo slogan “L’amore vero non ha prezzo”.


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