giovedì 16 novembre 2023
Verso la costituzione di una riserva di militari ad alta specializzazione. Lungo incontro con i sindacati del comparto sicurezza prima del Consiglio dei ministri
Un militare del battaglione San Marco durante un'esercitazione

Un militare del battaglione San Marco durante un'esercitazione - -

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«Il governo si appresta a varare un decreto legislativo sulla revisione dello strumento militare nazionale. È un provvedimento al quale la Difesa ha lavorato molto e che punta a superare un impianto anacronistico e riconosce la necessità di adeguare gli organici delle Forze armate in coerenza con gli accresciuti impegni in ambito nazionale e internazionali».

Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al tavolo di confronto tra il governo e le organizzazioni sindacali e le rappresentanze del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, illustrando i contenuti del decreto legislativo legato allo strumento militare nazionale, che sono questo pomeriggio all'esame del Consiglio dei ministri.

«Questo provvedimento consentirà di valorizzare le professionalità necessarie ad affrontare le nuove sfide, anche a tutela dei nuovi domini, e di reclutare professionalità in servizio permanente ad alta e altissima specializzazione», ha sottolineato la premier. Si parla di una riserva con 10mila persone da mobilitare in caso di emergenza e di guerra.

Nel corso dell'incontro, durato circa 4 ore Meloni ha ricordato ai sindacati come per il rinnovo dei contratti pubblici il governo abbia stanziato 5 miliardi nella manovra di bilancio, e che di questi »non meno di 1,4 miliardi saranno destinati alle Forze di polizia e alle Forze armate e altri 100 milioni ai Vigili del fuoco. Dunque - ha sottolineato la premier - complessivamente un miliardo e mezzo di euro è interamente destinato al comparto che voi rappresentate».

Il tavolo di confronto tra il governo e le rappresentanze del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico

Il tavolo di confronto tra il governo e le rappresentanze del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico - Ansa

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha ricapitolato gli interventi previsti: «Il governo ha predisposto un importante pacchetto di norme, misure concrete tutte orientate e finalizzate a valorizzare il ruolo degli operatori dei comparti sicurezza e difesa e del soccorso pubblico. Si migliora in maniera significativa la qualità del lavoro di chi è impegnato ogni giorno a tutelare la sicurezza dei cittadini. Inoltre ripartirà la contrattazione dei primi due trienni mancanti per il personale dirigente delle forze di polizia e delle forze armate. Ci sono poi ulteriori passi avanti nel percorso di attuazione della previdenza integrativa. E si stanziano fondi destinati a dare un concreto riconoscimento alla 'specificità' del comparto. C'è poi una legge delega per il correttivo al riordino del corpo dei Vigili del Fuoco, per valorizzarne funzioni e compiti al fine di incrementarne le capacità operative».

Semaforo verde dai sindacati di polizia Siulp e Siap che giudicano «significativo lo sforzo del governo per le prime risorse allocate che, certamente, pur non essendo sufficienti per recuperare il gap inflattivo che ha eroso le retribuzioni, rappresentano le condizioni per approdare ad un accordo che aumenti le retribuzioni dei poliziotti e la sicurezza dei cittadini». La Fp Cgil giudica invece «insufficienti» i fondi staziati. Mentre la Fns Cisl dà l'ok agli stanziamenti ma aggiunge che «le categorie meritano maggiore attenzione».

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