martedì 1 aprile 2025
Dopo 18 mesi di stop tornano i collegamenti transalpini di Trenitalia e Sncf. L'ad Strisciuglio: i treni veloci saranno la metropolitana d'Europa, a giugno collegamento tra Parigi e Marsiglia
Riparte l'alta velocità tra Milano e Parigi
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Riparte l’alta velocità transalpina con i collegamenti tra Parigi e Milano che sono ripresi dopo 18 mesi di stop legati ad una frana nella valle della Maurienne. Lunedì hanno ripreso il servizio i treni delle Sncf, le ferrovie francesi, martedì 1 aprile invece è toccato ai Frecciarossa di Trenitalia. Sette ore di viaggio, quattro corse a disposizione, con 1800 posti al giorno, sei fermate intermedie tra le quali Lione e Torino, biglietti a partire da 35 euro con un costi standard di 79 euro. «Abbiamo dei target importanti: nella prima fase del servizio, abbiamo trasportato più di 3 milioni di persone in poco più di un anno e mezzo, durante la fase di stop abbiamo avuto tante aspettative e oggi siamo fiduciosi di ripartire con la stessa energia» ha sottolineato l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, Gianpiero Strisciuglio, a margine della cerimonia per l’arrivo in stazione centrale a Milano del primo treno. «Abbiamo dei coefficienti di riempimento importanti. Il servizio ha grande successo e confidiamo di fare molto bene» ha detto l’ad. Il 15 Il gruppo partirà il collegamento veloce tra Parigi e Marsiglia con quattro corse giornaliere e una durata di 3 ore e 20 minuti. L’internazionalizzazione è una priorità dell’alta velocità del futuro. «Il servizio da metropolitana d’Italia - ha aggiunto Strisciuglio - può diventare metropolitana d’Europa». Nessun timore dei rivali francesi che offrono a loro volta sei collegamenti giornalieri. In merito all’istruttoria Antitrust su Rfi e Fs per un presunto abuso di posizione dominante proprio ai danni della francese Sncf. Strisciuglio ha spiegato che l’azienda sta collaborando con le autorità competenti, come sempre. «Abbiamo la convinzione di aver lavorato bene e quindi da questo punto di vista affrontiamo con fiducia il futuro con la massima disponibilità. Affronteremo anche le fasi successive rispondendo ai tempi delle attività dell’autorità competente» ha assicurato Strisciuglio.

Secondo i rilievi dell’Autorità Fs avrebbe rallentato, e in alcuni casi ostacolato, l’accesso all’infrastruttura nazionale e di conseguenza l’ingresso nel mercato dell’altà velocità, da parte dell’operatore francese.Il presidente delle Sncf Christophe Fanichet a sua volta non ha nascosto di considerare il mercato italiano indispensabile per la ferrovie d’oltralpe. «Per noi l’Italia è importantissima e in prospettiva è destinata ad esserlo sempre più». All’orizzonte ci sono i prolungamenti dei collegamenti veloci di Sncf verso Sud e verso Est, quelli stessi al centro dell’istruttoria dell’Antitrust. Lo sbarco in Italia, formalizzato nel 2024 ma poi rinviato al 2027 - è in corso una lunga trattativa che secondo alcuni ha rallentato lo svolgimento dei lavori legati alla rimozione della frana, tutti sul lato francese -, prevede al momento nove viaggi andata e ritorno da Parigi a Roma e Napoli e altri quattro dalla capitale francese a Venezia, tutti con tappa a Milano. Le ferrovie francesi saranno di fatto, dopo Italo, il terzo operatore dell’alta velocità italiana. «I negoziati si sono prolungati di un anno, stiamo discutendo sulle tratte che ci verranno assegnate» ha detto ancora Fanichet. La competizione sui binari attraverso le Alpi, insomma, è appena iniziata.

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