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La tragedia di Firenze, con annesse polemiche a seguire, modifica le priorità del governo anche sul Pnrr, che in base alla bozza del relativo decreto sul tavolo del Cdm di oggi pomeriggio (il quarto), introdurrà la patente a punti per la sicurezza sui cantieri, assieme ad altre misure per tutelare l’incolumità degli operai. L’obbligo della “licenza” sarà in vigore dal prossimo ottobre e sarà tassativa per imprese e lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei e mobili.
Come funzionerà la patente
La patente sarà rilasciata dall'Ispettorato nazionale del lavoro, dopo l'iscrizione alla camera di commercio, l'adempimento da parte del datore di lavoro e dei lavoratori degli obblighi formativi, il possesso del Durc, del Documento di Valutazione dei Rischi e del Documento Unico di Regolarità Fiscale. Saranno 30 i crediti iniziali in possesso dei detentori (sul modello della licenza di guida), mentre il numero minimo per poter aprire un cantiere sarà di 15. Nello specifico, «la patente a punti per la sicurezza sul lavoro verrà decurtata di 20 crediti in caso di incidente mortale - si legge ancora nella bozza - e di 15 punti se l'incidente determina un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale». Mentre «in caso di inabilità temporanea assoluta che comporti l'astensione dal lavoro per più di quaranta giorni, saranno invece tagliati 10 crediti». Sempre nell'eventualità di un decesso o di inabilità totale, il documento potrà essere «sospeso in via cautelativa fino a un massimo di dodici mesi».
Più controllori per l'Ispettorato del lavoro
Ci sono poi novità anche per lo stesso Ispettorato nazionale, che sarà autorizzato, per gli anni 2024-2026, ad «assumere a tempo indeterminato, senza previo esperimento delle previste procedure di mobilità, 250 unità di personale da inquadrare nell'area funzionari, famiglia professionale ispettore di vigilanza tecnica salute e sicurezza, posizione economica F1, con corrispondente incremento della dotazione organica per le unità eccedenti». Insomma, più personale per le verifiche su tutti gli adempimenti necessari a garantire l’incolumità dei lavoratori. Per il medesimo arco di tempo, l'Ispettorato potrà poi «bandire procedure concorsuali, su base regionale», anche «svolte mediante l'uso di tecnologie digitali» e allargare in questo modo le fila dei controllori a disposizione. Per quanto riguarda i costi, si parla di 325mila euro per il 2024 (relativi allo svolgimento delle procedure concorsuali), 2 milioni e mezzo per il 2025 e 1 milione e mezzo a decorrere dal 2026 a carico del bilancio dell'organo di controllo. Circostanza, questa, che renderà necessario «elevare in misura corrispondente i limiti di spesa».
Le reazioni dei sindacati
Le misure previste dall'esecutivo non sembrano molto gradite a Cgil e Uil, che protestano dopo l'incontro di questa mattina a Palazzo Chigi, mentre la Cisl si mostra soddisfatta. «Non sono arrivate risposte all'altezza della gravità della situazione», ha commentato il leader della Cgil, Maurizio Landini, che ha chiesto di «ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per i lavoratori di tutto il sistema degli appalti» e di estendere il sistema della patente «a tutti i settori» oltre che a quello edile. Duro anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri: «È vero che c'è una risposta alla nostra richiesta di patente a punti, ma la chiamano patente a crediti, quindi un'impostazione diversa. La vita di un lavoratore vale 20 crediti. Si può lavorare con 15 crediti e 5 si recuperano con un corso di formazione. C'è una valutazione lontana dal rispetto delle vite umane». Di diverso avviso il numero uno della Cisl, Luigi Sbarra, che ha parlato di «un incontro positivo e apprezzabile, in cui il Governo ha illustrato alcuni elementi che caratterizzeranno il prossimo decreto sicurezza aprendo al contributo del sindacato per miglioramenti e integrazioni».