"Stiamo valutando eventuali nuove
necessità che possano venire dalla coalizione e dal governo
iracheno ma nessuna decisone verrà presa senza il
coinvolgimento del Parlamento". Il ministro della Difesa,
Roberta Pinotti, parla così di eventuali raid italiani anti
Isis nella confrenza stampa seguita all'incontro con il
segretario alla difesa Usa, Ashton Carter . "La coalizione e
il goeverno iracheno - spiega Pinotti - in questo momento
stanno dicendo dobbiamo essere più forti e più determinati
nella lotta all'Is. È un obiettivo che condividiamo ,
stiamo valutando nuovi e diversi assetti ma non c'è un
orientamento preso dal governo. Se ci fosse l'avremmo già
comunicato alle Camere e non in confrenza stampa".
n Siria "La Russia sta seguendo unan Siria "La Russia sta seguendo una strategia sbagliata, colpendo obiettivi che non sono dell'Is. Noi non collaboriamo con loro e non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di collaborazione in tal senso" ha detto Carter.
"I raid aerei in Iraq? Sono un'ipotesi
da valutare, sulla quale si discute con gli alleati. Ci sarà un
passaggio in Parlamento per garantire trasparenza". Lo ha
ribadito il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, confermando
la posizione già espressa dal ministro Pinotti.
"Siamo già dal 2001 parte della coalizione che contrasta il
terrore - ha aggiunto il ministro - e assorbiamo già una parte
di rischio".
Sul piano della sicurezza interna, Alfano, rispondendo ai
giornalisti a margine di un convegno alla Scuola di Polizia, ha
ricordato che nell'ultimo anno "sono stati espulsi decine di
soggetti radicalizzati che predicavano in maniera violenta. Nel
nostro Paese è possibile pregare, ma rispettando la
legge".Pinotti e Carter hanno affrontato anche il tema dell'Afghanistan. "In seno alla Nato, prenderemo gli impegni necessari pergarantire la nostra presenza continua nel Paese nel futuroimmediato. Non ci sono dubbi" ha detto Carter. "C'è un'indagine in corso sarà piena e trasparente; appena saranno noti i risultati, ci assumeremo tutte le responsabiltà" ha aggiunto a proposito del raid aereo che ha colpito un ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz.