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È partita oggi, 3 aprile, con il webinar formativo online “Come mobilitarsi contro le politiche di riarmo”, la campagna “Ferma il riarmo” promossa dalla società civile italiana contro l’aumento delle spese militari. «Un’iniziativa fondamentale e necessaria - dicono i promotori - in un’epoca in cui le scelte politiche nazionali e internazionali puntano invece verso un pericoloso riarmo». A schierarsi insieme sono Sbilanciamoci!, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Rete Italiana Pace Disarmo, Greenpeace Italia. «È tempo di intervenire, tutte e tutti, sulla politica, sui media, sulla nostra stessa società - dichiarano le quattro realtà - per stimolare una riflessione su queste nostre proposte di alternativa alle spese militari, e su cosa sia davvero necessario per ridurre l’insicurezza armata globale e ridare fiducia nel futuro, in particolare alle nuove generazioni».

La mobilitazione apre la strada alla Campagna globale sulle spese militari (GCOMS) che ha lanciato dal 10 aprile al 9 maggio prossimi le proprie giornate di azione globale GDAMS. Un periodo in cui anche in Italia verranno organizzati incontri, conferenze, approfondimenti, eventi, manifestazioni, iniziative di varia natura proprio per rilanciare la richiesta di ridurre la spesa militare e spostare i fondi verso usi più utili, necessari, capaci di promuovere pace e sicurezza.
L’obiettivo di questo mese di mobilitazione della campagna internazionale è dichiarato: «Dobbiamo chiedere la fine di questa sconsiderata corsa agli armamenti. Il mondo non ha bisogno di più armi, ma piuttosto di dialogo, cooperazione e impegno per la giustizia e la dignità umana. Cittadini ed organizzazioni possono dare un contributo fondamentale a questa azione sia dal punto di vista informativo (il 28 aprile verranno anche diffusi in nuovi dati SIPRI sulla spesa militare mondiale) che di mobilitazione».