Il soccorso della nave Aurora lunedì notte - Sea Watch

Li stanno cercando da due giorni e purtroppo il mare è anche in peggioramento. Sono i 34 migranti di cui si sono perse le tracce lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Stando alle informazioni fornite ad Alarm Phone il barchino sarebbe partito nelle prime ore di lunedì da Sfax, in Tunisia. Tra le 34 persone a bordo ci sarebbero 10 donne e 5 bambini. Lunedì «nel primo pomeriggio - spiega la Ong Sea Watch - il nostro Seabird é decollato per cercarle ma non le ha trovate. Il nostro equipaggio di terra ha più volte contattato Tunisia, Italia e Malta per chiedere informazioni e per esortare ad intervenire. Le autorità non ci hanno risposto, si rimpallano le responsabilità e non fanno niente di concreto. Al momento, nella rotta tra Sfax e Lampedusa ci sono onde alte fino a 2,5 metri con venti a 24 nodi (circa 45 km/h). Le persone sono a rischio imminente naufragio».
Anche martedì l’aereo di ricognizione di Sea Watch ha cercato per tutto il giorno la barca di ferro in difficoltà fra onde alte e mare in burrasca. Ma niente. Intanto nelle prossime ore, è previsto un peggioramento meteo. «Queste persone stanno potenzialmente morendo in questo momento, le autorità italiane hanno diramato un'allerta. Ma dov'è il salvataggio?!» punta il dito la Ong.

Un bimbo salvato dalla Ong Mediterranea saving humans - Mediterranea saving humans

Anche la Ong Mediterranea Saving Humans lancia un appello sui social e chiede agli Stati che si affacciano sulla rotta di attivare subito un’operazione di ricerca e soccorso. «Da gennaio a marzo – ricorda Mediterranea - la nostra nave Ocean Viking ha messo in salvo 435 persone, in un “mare nostro” che continua ad essere pericolosissimo e mortale».

Solo due giorni fa la nave ong Aurora ha soccorso, e sbarcato a molo Madonnina di Lampedusa, un barchino con a bordo 49 migranti, compresi un minorenne e quattro donne. Il gruppo, partito da Zuara in Libia, è risultato composto da persone originarie di Sudan, Ghana e Burkina Faso.Tutti sono stati già trasferiti dall'isola con la nave diretta a Porto Empedocle.