Roma ha un altro candidato sindaco. Dopo alcuni giorni di trattative e polemiche Giorgia Meloni ha rotto ogni indugio e ha fatto il gran passo. In piazza del Pantheon, assediata dalle telecamere, ha dato l'annuncio ufficiale: "Sono venuta ad annunciare, dopo attenta e accurata riflessione, che ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma". Sono state le prime parole. Meloni è così il quarto sfidante per la poltrona del Campidoglio nel centrodestra. Si va ad aggiungere ad Alfio Marchini, Francesco Storace e Guido Bertolaso, l'ex capo della Protezione civile fortemente sostenuto da Silvio Berlusconi. A uscire male da questa vicenda romana è proprio Silvio Berlusconi, che oltre ad essere ex cavaliere si ritrova anche ex leader del centrodestra. Per il semplice fatto che questa candidatura sancisce la grande alleanza nazionale tra Salvini, Meloni e Fitto. Un asse che si muove contro la volontà dell'ex leader e mette all'angolo Forza Italia. E che rimescola le carte in modo che qualche tempo fa impensabile. L'alleanza tra la Lega e gli uomini ex Alleanza Nazionale (già Msi), i primi autonomisti quasi indipendentisti, i secondi centralisti nazionalisti, sembrava infatti impossibile. In ogni caso Bertolaso va avanti e fa sapere: "Non mi ritiro, vado avanti come una ruspa". Rispondendo così alla Meloni che vorrebbe riagganciarlo in posizione subordinata e che ha subito detto: "Mi piacerebbe un passo di lato di Bertolaso, che ci venisse a dare una mano perché secondo me è un valore aggiunto". Poi Meloni aggiunge una stoccata a Berlusconi: "Io non ho debiti di riconoscenza nei confronti di nessuno, tutto quello che ho me lo sono costruita da sola, misurandomi con il consenso tutte le volte in cui c'era bisogno".
E sul fronte della sua maternità, Meloni ha detto: "Io credo che ogni donna debba scegliere liberamente come affrontare un momento particolare come quello della gravidanza. Credo che ogni donna sia diversa e debba reagire come crede. Quello che però credo con forza è che nessun uomo possa dire a una donna cosa può e non può fare in ragione della gravidanza".