Marino-Campidoglio ultimo atto: alle 18 arrivano le
dimissioni in massa dei consiglieri comunali di Roma che hanno come effetto immediato quello di far decadere il sindaco e la sua giunta. Un paio di ore dopo arriva, da fonti parlamentari, la notizia che
Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano,
è il commissario straordinario individuato per guidare Roma dopo la decadenza della giunta. Così l'era di Ignazio Marino sindaco di Roma si è chiusa definitivamente.
Il braccio di ferro e le accuse al Pd
Dopo un lungo braccio di ferro per il "sindaco marziano", che ieri ha tentato la carta a sorpresa del ritiro delle dimissioni, oggi gli spazi di manovra si sono azzerati. E nel tardo pomeriggio il lancio di accuse verso il suo ormai ex partito. "Sono stato accoltellato dal Pd" ha detto Marino, il mandante ha un nome e cognome ha aggiunto riferendosi chiaramente al premier Matteo Renzi. "La crisi auspicavo si potessechiudere in aula invece si è preferito di andare dal notaio,segno di una politica che decide fuori dalle sedi democratiche" ha detto ancora l'ex sindaco.
Marino indagato. Si è riaperto intato il fronte
delle note spese e Marino risulta indagato per peculato.
Accusa, confermata dal suo legale, in relazione all'uso della
carta di credito, assegnatagli dall'amministrazione comunale,
per le cene di rappresentanza o istituzionali. "Devo prendere
atto di avere dato la mia lealtà a un bugiardo", ha scritto su
Twitter il senatore Pd ed ex assessore ai Trasporti Stefano
Esposito, commentando la notizia. Stamattina, inaugurando una
targa toponomastica che intitola il Parco di Tor Vergata a
Salvador Allende, Marino ha citato in proposito una sua celebre
frase: "Non mi sento un martire, sono un lottatore sociale che
tiene fede al compito che il popolo gli ha dato".
I consiglieri firmano l'addio. All'una i consiglieri Dem si sono riuniti
nella sede dei gruppi consiliari di Via del Tritone. Oltre ai 19 consiglieri del Partito Democratico ci sono altri sette consiglieri dimissionari: due di maggioranza (Svetlana Celli, eletta nella lista civica di
Marino e fino all'ultimo data per incerta e Roberto
Cantiani del Ncd) e cinque di opposizione: due
consiglieri fittiani, due esponenti di Fratelli d'Italia e il consigliere eletto nella lista di
Marchini, Alessandro Onorato.
Le dimissioni in blocco
fanno scattare automaticamente la decadenza del sindaco e
dell'intero consiglio, con conseguente commissariamento disposto dal
prefetto di Roma, Franco Gabrielli.