Nella riunione tecnica tra M5s e Lega, iniziata al Pirellone, a Milano, alle 14, è stata completata una prima bozza del programma comune. Titolo del plico che contiene le priorità del programma è Contratto per il governo del cambiamento. In cima alla copertina compaiono i simboli del M5s e della Lega. la bozza sarà rivista nei dettagli nelle prossime ore. Sono almeno 22 i punti del Contratto che struttura il programma di M5s e Lega. Possibile, tuttavia, che in queste ore il programma abbia subito un incremento: il dato dei punti, infatti, risale a prima che le delegazioni di M5s e Lega si incontrassero al Pirellone (all'inizio erano 19).
«La trattativa sul contratto di governo va avanti, anche perché l'obiettivo è portare i migliori risultati per i cittadini italiani", ha detto Luigi Di Maio arrivando a Milano per incontrare il segretario della Lega Matteo Salvini. A proposito dell'incontro che si è svolto ieri a Roma con la controparte leghista, in un post pubblicato sul blog delle Stelle, Di Maio parla di «notevoli passi avanti»: «Abbiamo trovato ampie convergenze sui temi che stanno a cuore agli italiani: reddito di cittadinanza, flat tax, lotta al business dell'immigrazione, abolizione della legge Fornero, conflitto di interessi», scrive il capo politico pentastellato.
Per la Lega partecipano Roberto Calderoli, Nicola Molteni, Armando Siri e Gian Marco Centinaio e Claudio Borghi. Per i 5 Stelle: Danilo Toninelli, Alfonso Bonafede, Vincenzo Spadafora e Laura Castelli.
Presenti anche il vice segretario del Carroccio Giancarlo Giorgetti e il responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle Rocco Casalino.
La bozza (lunga 26 pagine) prevederebbe, tra le altre cose, un'intesa sull'introduzione della flat tax, a partire dal 2019, con due aliquote del 15% e del 20% (quest'ultima per chi ha redditi sopra gli 80mila euro l'anno). Sull'immigrazione, nel contratto ci sarebbe una sorta di patto per stoppare qualsiasi iniziativa che porti alla definitiva cancellazione del reato di clandestinità. Infine, vi sarebbe un preciso impegno alla costruzione di nuove carceri. Ok anche a una prima allocazione di cinque miliardi di euro per "ritoccare" la legge Fornero, oltre all'introduzione della "quota 100" (la cui stima della copertura economica necessaria oscilla tra sette e dieci miliardi di euro). Infine, via libera al reddito di cittadinanza, indicativamente dal 2019, previa ristrutturazione dei Centri per l'impiego.
Tra i "nodi" che sarebbero stati sciolti ci sarebbe quello relativo all'Ilva: secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti alla riunione, sarebbe passata la linea della Lega contro la chiusura dell'Ilva. I 5 stelle, invece, avevano una posizione diversa.
Blitz di militanti del centro sociale
Blitz di militanti del centro sociale milanese 'Il cantiere" sotto il Pirellone, dove è in corso la riunione del tavolo tecnico per la stesura del contratto di governo M5s-Lega. I manifestanti - in tutto una ventina - hanno uno striscione "Reddito per tutti. Razzismo per nessuno" e qualche cartello con le facce di Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Silvio Berlusconi, e Matteo Renzi, con scritto "La doppia faccia della casta". "Siamo tutti anti-razzisti" o "Lega ladrona", tra i cori intonati. I manifestanti, che hanno esploso un fumogeno, sono tenuti a distanza, all'inizio di via Pirelli, a pochi metri dall'ingresso carraio, da un cordone di agenti di polizia in tenuta anti-sommossa.