Disco verde della Camera, in aula, con
310 sì contro 66 no e 83 astenuti, per il ddl cittadinanza,
che ora passa al Senato. Clima non certo bipartisan, al
momento del voto, contrassegnato dalle urla ritmate "ver-go-gna,
ver-go-gna" dai banchi della Lega e dall'applauso arrivato, a
risultato proclamanto, da quelli del Pd.
Renzi esulta: basta con la politica inconcludente. "Oggi alla Camera approvata la legge
sulla cittadinanza in prima lettura, oggi al Senato approviamo
le riforme costituzionali in terza lettura. Crescono i posti di
lavoro e aumentano di conseguenza mutui e consumi, diminuiscono
le tasse, dagli 80 euro all'Irap alla casa". Matteo Renzi tira
le somme del lavoro di governo e maggioranza e da Facebook
osserva che "si può essere o meno d'accordo su ciò che siamo
facendo, ma lo stiamo facendo: la lunga stagione della politica
inconcludente - rivendica il presidente del Consiglio - è
terminata. Le riforme si fanno, l'Italia cambia. Avanti tutta,
più decisi che mai".
Il Pd: questi sono i nuovi italiani. "Nasce con oggi la stagione dei
nuoviitaliani: bambini nati o cresciuti nel nostro Paese che
finalmente potranno essere cittadini a tutti gli effetti. Sono
compagni di gioco o di classe dei nostri figli, che vivono e
conoscono alla perfezione le stesse strade e gli stessi luoghi che
viviamo e conosciamo noi" ha scritto Ettore Rosato, presidente dei
deputati Pd, sulla sua pagina Facebook. "Con lo ius soli temperato e
lo ius culturae - prosegue - adottiamo due nuovi strumenti per
acquisire la cittadinanza e rendere veramente integrati e partecipi
alla società questi minori. Per molti degli altri paesi europei
nulla di eccezionale. Per noi lo è".
La protesta della Lega: la cittadinanza non si regala. Durante la seduta la Lega ha protestato esponendo cartelli sollevati dai deputati ("svendete il Paese per milioni di voti", "la
cittadinanza non si regala") e l'ironia di Christian Invernizzi
in dichiarazione di voto ("immigrati, non vi conviene diventare
italiani: agli italiani non li passano 35 euro al giorno, nè
li ospitano due anni vitto e alloggio in alberghi a 3 stelle").
Richiamati dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, i
deputati della Lega hanno motivato la loro protesta spiegando,
sempre con Invernizzi, che "l'opposizione deve usare anche
questi mezzi per fare sentire la propria voce visto che su un
argomento del genere alla Lega sono stati assegnati solo 17
minuti".