Il "cimitero dei barchini" al Molo Favaloro di lampedusa - Liverani
Quando stamattina alle 7 e 35 al porto di Lampedusa si è affacciata una vecchia barca di legno bianca e blu, le forze dell'ordine e gli operatori umanitari non potevano immaginare cosa ci fosse all'interno. Poi, quando alle 8 e un quarto la scialuppa è attraccata al Molo Favaloro, la scoperta: tra gli 11 migranti - quattro uomini, quattro donne e tre minori - c'erano due sorelle tetraplegiche, assistite dal fratello, assieme alla madre anziana. Le invalide sono stati sottoposte a controlli medici e psicologici, poi sono state trasferite all'hotspot in Contrada Imbriacola. Le due sorelle, a quanto pare, soffrono dalla nascita di una disabilità ereditaria. In giornata, fino a poco prima di mezzanotte, altri quattro sbarchi: 54 migranti partiti da Zwuara in Libia. Subito dopo altri 45 da Monastir Chraf, in Tunisia. Poco dopo le Fiamme gialle hanno portato altri 15 migranti partiti da Mahdia Cornicia in Tunisia. In tarda serata gli ultimi 44 della giornata, ancora da Zwara. In tutto 169 persone in una giornata. Ieri anche il rinvenimento di un cadavere in mare a Punta Alaimo, in una parte settentrionale dell'Isola accessibile solo dal mare: con ogni probabilità un migrante.
La barca, hanno raccontato i migranti, era partita ieri pomeriggio, sabato, alle 16 e 30 da Borj Erras, il quartiere affacciato sul mare di Mahdia, circa 65 miglia nautiche da Lampedusa, praticamente sullo stesso parallelo. Hanno detto di non aver pagato nessun trafficante e che la barca era di loro proprietà. A bordo oltre ai passeggeri 4 taniche da 20 litri di carburante per alimentare il piccolo motore fuoribordo da 30 cavalli. Le buone condizioni del mare hanno scongiurato pericoli a un'imbarcazione così precaria. Attualmente nell'hotspot sono presenti 217 migranti, di cui 49 minori non accompagnati (msna), un numero al di sotto della capienza ufficiale di 720 posti, che comunque possono essere triplicati in caso di necessità. In serata è previsto il trasferimento a Porto Empedocle con la nave Galaxy di 91 migranti, tra cui 30 msna.
Gli arrivi di oggi, cinque per complessive 158 persone, confermano la ripresa in corso delle traversate. Dopo il barchino con le due disabili gravissime - anche la settimana scorsa era arrivata una mamma con due bambini affetti da una grave disabilità motoria - poco dopo le 14 oggi la Guardia di Finanza ha sbarcato due gruppi di migranti recuperati a largo dell'isola. Un gruppo, che ha viaggiato su una barca di legno di 8 metri con due motori fuoribordo, era composto da 54 persone, di cui 7 donne e 5 minori. Partiti da Zwuara in Libia, provenivano da Pakistan, Siria, Egitto e Eritrea. Subito dopo un altro gruppo di 45 maschi, tra cui un minore. Partiti da Monastir Chraf, dovrebbero essere tutti tunisini. Viaggiavano su un peschereccio di otto metri con motore entrobordo. Poco prima delle 16 il quarto arrivo: gli uomini della Finanza hanno salvato in mare 15 migranti tunisini partiti prima dell'alba con una barchetta di 5 metri in vetroresina spinta da un fuoribordo. L'ultimo arrivo, il quinto, dopo le 22: 44 persone tra pakistani, bengalesi, siriani, sudanesi ed egiziani, tra loro 5 donne. Erano partiti da Zwara in Libia la sera di domenica con una barca da 10 metri di legno spinta da due fuoribordo.
Dal 21 settembre gli arrivi si erano interrotti, anche per il peggioramento del mare, dopo il caos di metà settembre, quando sull'isola erano arrivati in pochi giorni oltre 7 mila migranti, con la macchina dei soccorsi in difficoltà per i trasferimenti a Porto Empedocle e altre destinazioni. Gli ultimi a lasciare l'hot spot erano stati un gruppo di circa 120 minori. Poi la struttura era rimasta vuota per alcuni giorni.
Fino a venerdì 29, quando è ripresa la sequela degli arrivi: sette sbarchi per complessivi 198 migranti partiti da Zwuara in Libia e da Sfax in Tunisia, provenienti da Siria, Sudan, Sud Sudan, Egitto, Pakistan, Eritrea, Bangladesh, Marocco, tra cui 10 minori e 5 minori. Sabato altri 158 da Yemen, Siria, Palestina, Egitto, Eritrea, Etiopia e Somalia. Erano salpati da Sabratah in Libia e da Sfax in Tunisia. Tra loro 9 donne e 2 minori.
Domenica 63 i migranti sbarcati. Open Arms ha portato una coppia siriana , marito e moglie, recuperati in mare: erano partiti da Suq Al Khamis, a est di Tripoli in Libia, con una barca in vetroresina e due motori fuoribordo. Nella stessa giornata la barca a vela Nadir della ong tedesca Resqship ha portato 22 migranti. Ultimo arrivo di ieri, 39 migranti da Sudan e Sud Sudan partiti da Sfax con uno dei pericolosissimi barchini artigianali in metallo con un piccolo mototre da 40 hp. Uno di loro, febbricitante, è stato ricoverato per una sospetta broncopolmonite e otite.