mercoledì 26 febbraio 2025
Il video, prodotto con l'intelligenza artificiale, indigna le opposizioni. Schlein: macabro. Ed è polemica anche sulle ingerenze di Stroppa, uomo di Musk in Italia, sul ddl-spazio.
Un momento del video

Un momento del video - Ansa

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Tace Palazzo Chigi. Tace anche Bruxelles, in realtà. Né tuonano reazioni di sdegno le principali cancellerie europee. Arrangiano qualche spiegazione la Farnesina e sparute voci “moderate” della maggioranza, ma è poca cosa rispetto all’enormità della polemica globale innescata dal video rilanciato da Donald Trump, in cui si vaneggia, grazie all’intelligenza artificiale, di una Gaza surreale, in cui la realtà del sangue, delle bombe e della morte viene cancellata per lasciare spazio a statue d’oro, dollari cadenti dal cielo, grattacieli, ballerine e lusso sfrenato. Una finzione, una provocazione, un prodotto dell’IA che prende le mosse dall’idea del presidente Usa di fare di Gaza una «riviera» senza palestinesi. Ma che assume un significato iper-politico nel momento in cui il presidente Usa se ne fa promotore e diffusore attraverso i social - e d’altra parte, lui è uno dei soggetti protagonisti del video, immortalato ai bordi di una piscina insieme a Netanyahu -.

L’evidente imbarazzo dei governi europei, e delle forze politiche del Vecchio Continente più vicine al trumpismo, lascia campo libero, in Italia, alle opposizioni. L’indignazione arriva anche alla Camera. Che chiama in causa direttamente Giorgia Meloni. «Venga in Aula. Il video è un'offesa ai diritti, Gaza gronda di sangue», ha affermato il leader dei Verdi Angelo Bonelli. Anche Elly Schlein, segretaria del Pd, è durissima: «Sotto le macerie di Gaza ci sono ancora cadaveri e Trump lancia un video che non è solo una macabra provocazione. È un progetto politico spietato e crudele. Mi auguro che dopo questa ennesima follia Giorgia Meloni provi un briciolo di vergogna del suo sodalizio politico» con Trump. Le uscite senza freni di Trump costringono anche il leader M5s Giuseppe Conte a prendere le distanze, condannando un video «allucinante». Un video, stigmatizza il segretario di +Europa Riccardo Magi, frutto di «deficienza naturale più che di intelligenza artificiale». Mentre Carlo Calenda sembra quasi lanciare un appello al governo ad aprire gli occhi: «Questo video indegno e ridicolo - dice - sancisce il fatto che gli Usa non sono più un partner per le democrazie occidentali. Attrezziamoci rapidamente in Italia e in Ue».

Nella maggioranza, come detto, silenzi e prudenza. Uno dei pochi a dire chiaramente che il video è «offensivo» è Maurizio Lupi, capo di Noi Moderati, il quale però ritiene non ci siano gli estremi per portare Meloni in Aula a riferire. Trova un modo diverso, più soft, di prendere le distante, il leader di FI e ministro degli Esteri Antonio Tajani: il video «non mi pare una novità, si sapeva quale era la proposta, è stata commentata e ri-commentata. La nostra proposta è quella di due popoli due Stati». Fratelli d’Italia, partito della premier, affida invece la difesa d’ufficio di Trump al deputato Mauro Malaguti: «Il vero video aberrante arrivato da Gaza riguarda l'esposizione dentro scatole nere dei corpi della famiglia Bibas. Lì bisognava alzarsi in Aula».

Il video su Gaza non è l’unico elemento di giornata che imbarazza il governo sui rapporti con Trump e Musk (anch’egli nel video con un sorriso smagliante). C’è un altro caso, e lo scoperchia l’uomo di mister X in Italia, Andrea Stroppa. In riferimento al ddl-spazio, Stroppa accusa FdI di eccessivo dialogo con il Pd. «Intesa Pd-FdI - scrive sui social -. Bene, si vuole far passare Starlink e SpaceX per i cattivi. Agli amici di FdI: evitate di chiamarci per conferenze o altro».

Ma forse è ancora più difficile da comprendere il fatto che FdI si senta in dovere di rispondere, con il relatore del provvedimento Andrea Mascaretti. Il quale rassicura che gli «emendamenti anti-Musk» sono stati respinti, e che gli emendamenti bipartisan approvati «riguardano tutt’altro». Dunque si tratterebbe di «una polemica priva di fondamento», in quanto il provvedimento persegue «l’interesse nazionale». Avessero tutti i cittadini la possibilità di ricevere spiegazioni sulle leggi in tempo reale...

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