L'Italia è di fatto già fuori dall'euro: così Beppe Grillo in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt. I Paesi del Nord Europa - ha detto - manterranno l'Italia nell'eurozona «finchè non riavranno gli investimenti effettuati dalle loro banche sui titoli di Stato italiani. Dopo ci lasceranno cadere come una patata bollente».«L'Europa non deve avere paura - ha quindi affermato Grillo al foglio economico tedesco. Serve - un'inversione forte e più democrazia», ha spiegato il leader di M5S proponendo non un'uscita dell'Italia dall'euro ma «un referendum online» sulla moneta unica, come si «sarebbe dovuto votare sul Trattato di Lisbona», tutti temi su cui «è stata ignorata la nostra Costituzione».Grillo ha poi spiegato che il Movimento 5 stelle è come «la rivoluzione francese, senza ghigliottina». Ha poi smentito chi lo critica di essere anti-europeista: «Ho solo detto che volevo un piano B per l'Europa. Dobbiamo chiederci cosa è successo in Europa, perché non c'è una politica d'informazione comune, una politica fiscale comune, una politica d'immigrazione comune e perchè solo la Germania si è arricchita».
Grillo attacca NapolitanoIl leader del Movimento 5 stelle, con un post sul suo sito internet intitolato “Povero Paese” se la prende, tra l'altro, con il presidente della Repubblica perché ieri ha accolto al Quirinale il segretario del Pdl Angelino Alfano e una delegazione del partito che protestavano per la «persecuzione giudiziaria"» dei giudici di Milano contro il loro leader, Silvio Berlusconi.«Povero Paese dove un presidente della Repubblica invece di andare in prima serata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari, riceve Alfano (ex ministro della Giustizia...) al Quirinale il giorno dopo», scrive Grillo.Napolitano aveva cercato ieri di stemperare le nuove polemiche, dicendo, da un lato, che è aberrante sostenere che ci siano manovre giudiziarie in atto per mettere fuori gioco politicamente Berlusconi, e dall'altro, che il Pdl può legittimamente auspicare che Berlusconi partecipi a pieno titolo a questa fase politica post elettorale.Tornando poi sulla questione giustizia, Grillo torna di nuovo ad attaccare il Pd, sostenendo di non avere saputo arginare l'offensiva del centrodestra contro le toghe. «Povero Paese dove da vent'anni non esiste opposizione, ma un inciucio alla luce del sole, con un
pdmenoelle incapace di pronunciarsi immediatamente sull'attacco alla magistratura di Milano, loro che volevano smacchiare i giaguari».