giovedì 27 marzo 2025
Inaugurate l'Admission room con 27 postazioni e l'Osservazione breve intensiva, con 11 posti, finalizzati a tagliare le attese del Pronto soccorso ed evitare i ricoveri brevi.
Due nuovi spazi per emergenza per migliorare la presa in carico del paziente

Ufficio stampa Policlinico Gemelli

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Due nuovi spazi per riorganizzare l’emergenza in maniera più efficace e “allegerire” la pressione sul Pronto soccorso. La nuova Admission Room e la nuova Osservazione Breve Intensiva del Pronto soccorso appena inaugurati al Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs serviranno proprio a questo. La sfida è quella della riorganizzazione dell’emergenza, appunto, per offrire al paziente il più adeguato percorso diagnostico - terapeutico, alleggerendo al contempo il carico sul Pronto Soccorso e rendendo più confortevole la permanenza dei pazienti in tale struttura. «È un altro intervento importantissimo per il Giubileo – ha spegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri al taglio del nastro-. Insieme alla Regione Lazio con il Policlinico Gemelli potenziamo il Pronto soccorso, anche con strutture e strumenti innovativi per migliorare la qualità dell’accoglienza ai malati. Un lascito che il Giubileo fa alla città di Roma per i pellegrini e per tutte le romane e i romani».

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Questo è «un bel lavoro frutto del corretto utilizzo dei fondi per il Giubileo stanziati dal governo-ha affermato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca-. La realizzazione di un’intera sala dove i pazienti che vengono dal Pronto soccorso riceveranno tutte le cure e gli esami diagnostici propedeutici al ricovero e della nuova Osservazione Breve Intensiva infatti, permetteranno di velocizzare la permanenza del paziente dall’emergenza verso le dimissioni o il ricovero in reparto, riducendo la pressione sul Pronto soccorso. L’eccellenza internazionale espressa dal Gemelli aveva bisogno di rafforzare l’area dell’emergenza- urgenza. Tutto ciò resterà patrimonio della collettività anche quando il Giubileo sarà terminato garantendo così ai nostri cittadini le migliori cure possibili».

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A benedire i nuovi spazi, durante l’inaugurazione, è stato l’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, monsignor Claudio Giuliodori. «L’Admission Room – ha spiegato Francesco Franceschi, ordinario di Medicina Interna all’Università Cattolica e direttore della UOC Medicina d’Urgenza e Pronto soccorso - è un reparto con 27 postazioni, dotato di tutti i presidi per il ricovero, al quale verranno inviati pazienti provenienti dal Pronto soccorso e già assegnati a un reparto di degenza». Questo ha un duplice vantaggio: da una parte va a decongestionare gli spazi del Pronto soccorso, dall’altra, si possono anticipare gli accertamenti che verranno effettuati nel reparto di destinazione per il ricovero. Per la persona ricoverata nell’Admission Room, i medici possono infatti già avviare tutte le indagini del caso come gli esami non richiedibili dal Pronto soccorso, la RMN o indagini molto specialistiche che possono essere richiesti solo una volta che il paziente è stato ricoverato presso un reparto.

Ufficio stampa Policlinico Gemelli

Il nuovo reparto, collocato al secondo piano dell’ala B è «un reparto misto, spiega il dottor Andrea Cambieri, direttore sanitario della Fondazione Gemelli, con una zona uomini e una donne; ogni postazione è separata dalle altre da una tenda ed è dotata di tutti i presidi, compresa la ventilazione meccanica; dispone di personale medico e infermieristico dedicato e di stanze di lavoro comune disegnate per la massima efficienza nell'ottica di un’assistenza di eccellenza». Da questo reparto il paziente può essere dimesso direttamente dopo gli accertamenti e le cure appropriate; oppure, se avrà bisogno di maggiori terapie e accertamenti diagnostici, verrà trasferito presso il reparto di competenza.

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«Per le sue caratteristiche – ha commentato Massimo Antonelli, ordinario di Anestesiologia e Rianimazione all’Università Cattolica e direttore del Dipartimento di Scienze dell’emergenza, anestesiologiche e della rianimazione - l’Admission Room corrisponde a matrici orizzontali, multidisciplinari rispondendo pienamente al modello organizzativo interdisciplinare che contraddistingue la medicina moderna». Oltre all’Admission Room, altre novità riguardano il Pronto soccorso dove è stata realizzata la nuova Osservazione Breve Intensiva (OBI) da 11 letti. Il paziente assistito in OBI non è ancora stato assegnato al ricovero presso un reparto. È un paziente ancora in gestione al Pronto soccorso; ogni postazione è dotata di ossigeno e di sistemi di monitoraggio e accoglie pazienti che hanno un’elevata probabilità di dimissione entro le successive 48-72 ore, ma che non possono essere dimessi nell’immediato perché hanno bisogno di un’osservazione intensiva, ulteriori accertamenti o terapie prima di poter essere dimessi. Lo scopo è risolvere il problema clinico del paziente, senza generare un ricovero.

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«L’Admission Room - ha spiegato Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione A. Gemelli - è stata realizzata grazie ai fondi del Giubileo 2025, nell’ambito di un più ampio programma di potenziamento del Pronto soccorso del Gemelli, sviluppato in stretta collaborazione con le istituzioni. L’intervento è stato realizzato con il supporto di Giubileo 2025 S.p.A., che ha efficacemente declinato gli indirizzi strategici in interventi concreti per il potenziamento del sistema dell’emergenza-urgenza. Siamo dunque molto grati alle istituzioni per aver finanziato questi interventi, nell’ottica di una riorganizzazione dell’emergenza, per poter offrire un servizio sempre più efficace e risolutivo ai cittadini».

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