venerdì 9 settembre 2011
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Sbloccato l’incentivo di 5mila euro per le aziende che stipulano un contratto a tempo indeterminato agli iscritti nella Banca dati Inps di Ilaria Sesana Chi assume a tempo indeterminato una giovane mamma con un contratto co.co.co. o chi stabilizza un papà trentenne che lavora con contratti a termine ha diritto a incassare un bonus di 5mila euro. Lo ha stabilito una recente circolare dell’Inps (la numero 115, del 5 settembre 2011) che ha istituito la “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori” prevista da un decreto del ministero della Gioventù del novembre 2010. Finalmente prende corpo un’agevolazione prevista dalla legge 247/2007, per far fronte al precariato, per cui sono stati stanziati 51 milioni di euro. Possono iscriversi alla Banca dati tutti coloro che non hanno ancora compiuto i 36 anni d’età e che hanno uno o più figli minori (legittimi, naturali, adottivi o in affidamento). Inoltre bisogna essere occupati presso qualsiasi azienda con un contratto di lavoro non definitivo. Vale a dire con un contratto a tempo determinato, con un co.co.co., essere collaboratori a progetto o collaboratori occasionali. La domanda di iscrizione può essere presentata anche da chi ha perso questo tipo di lavoro, ma deve dimostrare di essere ancora disoccupato. Tutta la procedura (e le informazioni dettagliate per espletare la pratica) può essere espletata esclusivamente online, sul sito www.inps.it. Per autenticarsi sul portale dell’Istituto di previdenza e procedere all’iscrizione, è necessario disporre del Pin rilasciato dall’istituto stesso. Attenzione, però, l’iscrizione alla banca dati sarà possibile solo dopo la pubblicazione di un apposito avviso sulla Gazzetta ufficiale. Le imprese private e le cooperative che decidono di assumere a tempo indeterminato (anche con contratto par-time) un giovane genitore iscritto alla Banca dati dell’Inps hanno quindi diritto a un bonus di 5mila euro per ogni lavoratore. Sono invece eslusi gli enti pubblici (economici e non economici) ma resta qualche dubbio sulla possibilità di ammettere alla facilitazione anche i liberi professionisti, alla luce delle più recenti interpretazioni ministeriali che li collocano tra gli imprenditori. Ciascuna impresa può assumere fino a un massimo di cinque lavoratori iscritti alla “Banca dati”. Ma non può cumulare questo beneficio con altri incentivi previsti dalle normative vigenti. Le imprese avranno la possibilità di verificare, in anticipo, negli archivi dell’Inps se il lavoratore che intendono assumere è iscritto alla “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”. Una volta completata la pratica di assunzione, il datore di lavoro deve inoltrare un’istanza online (anche questa reperibile online). L’Inps, a sua volta, effettuate le opportune verifiche, attribuisce all’azienda un codice di autorizzazione e e il datore di lavoro può procedere a conguagliare la somma a suo credito, servendosi del flusso Uniemens.
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