
Cesare Ragazzi - Fotogramma
Il suo nome era indissolubilmente legato a uno spot sul trapianto dei capelli. A 83 anni si è spento, vittima di un malore improvviso Cesare Ragazzi. La sua ascesa imprenditoriale è esplosa grazie al boom delle tv private degli anni '80, che gli consentirono di occupare spazi pubblicitari immensi per vendere i suoi prodotti. «Salve, sono Cesare Ragazzi, mi sono messo in testa un'idea meravigliosa» era lo slogan che da spot divenne fenomeno di costume. E lui in tv si pettinava, si immergeva, nuotava, tutto a misura di ciò che intendeva reclamizzare: capelli nuovi e resistenti.
Grazie alla sua popolarità fu ospite in diverse trasmissioni televisive tra cui "Quelli che il calcio", "Passaparola", "Torno sabato" di Giorgio Panariello. A Cesare Ragazzi venne chiesto di interpretare sé stesso nel film "Arrapaho" degli Squallor ma rifiutò; al suo posto venne utilizzata una controfigura con il suo nome. Ragazzi è stato citato nel film "Vacanze di Natale" di Carlo Vanzina e dal duo Villaggio-Dorelli nel film "A tu per tu", nelle canzoni "Black & Decker", "Piacere Pesce" e "Rep e rip", tratte dall'album "Arrapaho" sempre degli Squallor; nei brani di Caparezza "Annunciatemi al pubblico" e di J-Ax "L'Uomo col cappello", nella canzone La Pentola della Paolino Paperino Band. Dopo aver aperto 80 centri in Italia e 8 all'estero, partendo da un piccolo laboratorio in Valsamoggia (Bologna), nel 2008 Ragazzi subì il crac; nel 2009 la sua società fu dichiarata fallita dal Tribunale di Bologna. Ragazzi lascia la moglie Marta e tre figli: Nicola, Simona e Alessia.