giovedì 23 maggio 2019
Richiesto l'intervento di soccorso al centro di Roma, che ha aspettato l'arrivo dei libici. La protesta di Mediterranea Saving Human, che parla di "deportazione". E l'Onu: non sono porti sicuri
80 persone riportate in Libia. L'accusa delle ong: «La Marina non interviene»
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Ottanta persone a bordo di un gommone che stava per affondare sono stare recuperate e riportate in Libia dalla Guardia costiera di Tripoli. In realtà era allertata la nave militare italiana Bettica, che però non è intervenuta, come riportato dall'ong Sea Watch, preceduta dalla guardia costiera libica.

Altre due imbarcazioni in fuga sempre dalla Libia però si trovano ora in acque internazionali.

Lo comunica Mediterranea Saving Human su twitter, facendo riferimento a questo intervento: "La Marina Militare italiana ha assistito alla cattura, da parte di una motovedetta libica, di 80 persone che saranno riportate in Libia, nell'inferno di violenze e abusi da cui cercavano di fuggire. Mentre c'è chi festeggia la deportazione in Libia di oltre 200 persone su due imbarcazioni sono riuscite a sfuggire alla cattura e si trovano in acque internazionali. La nave Bettica di ItalianNavy deve intervenire immediatamente in loro soccorso e portarle in un porto sicuro"

Anche Sea-Watch denuncia il comportamento tenuto dalla nostra Marina:

L'Organizzazione internazionale per le migrazioni, organismo dell'Onu, ribadisce che che in Libia non esistono porti sicuri e che riportarli in quel Paese può significarli riportarli in uno stato di detenzione. In prigioni, aggiungiamo, insicure e spesso terreno di azione di persone senza scrupoli, in un Paese, tra l'altro, sconvolto da una feroce guerra civile.

L'allarme per gli 80 migranti in pericolo era arriva da AlarmPhone, sempre via Twitter. "Dalle 12.40 siamo in contatto con una barca in difficoltà nel Mediterraneo centrale. Ci sono circa 80 persone a bordo e c'è acqua che entra nella barca. Abbiamo inoltrato la loro posizione al Centro di coordinamento dei soccorsi di Roma. Chiediamo una rapida operazione di salvataggio".



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