venerdì 11 maggio 2012
Ieri l’audizione alla commissione Affari Sociali della Camera Stando agli ultimi dati dei 15 milioni di giocatori stimati il 20 per cento è a rischio dipendenza. Il ministro Balduzzi annuncia le linee guida: contro la dipendenza bisogna puntare sulla prevenzione e sulla cura attraverso protocolli trattamentali avanzati.
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​La prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico «sono interventi essenziali» e «la prevenzione per i soggetti che non hanno ancora sviluppato il problema ma potrebbero essere a rischio è la risposta vincente, in quanto solo attraverso una precoce educazione alla salute dei giovani e informazione sui rischi si può intervenire in maniera precoce». A indicare le linee guida è stato ieri il ministro della Salute, Renato Balduzzi, nel corso dell’audizione davanti alla commissione Affari Sociali della Camera. In proposito ha anche annunciato che «uno schema di decreto interdirigenziale», predisposto d’intesa con Aams e la collaborazione del Dipartimento politiche antidroga, «è all’esame della Conferenza unificata».Non c’è tempo da perdere anche perché uno studio ha calcolato che nel nostro Paese i giocatori sono già 15 milioni e hanno un’età compresa tra i 15 e i 64 anni. Di questi, ha sottolineato Balduzzi, «l’80% ha un profilo non a rischio; il 20% circa, pari a 3 milioni di persone, potrebbe invece» finire nella spirale della dipendenza, «anche se in misura differente: il 14,4% è a rischio minimo, il 4,6% moderato e lo 0,8% (circa 120mila persone) risulta appartenere al profilo del giocatore patologico».Ricordando come la dipendenza presenti quadri clinici similari a quella da sostanze come alcol e stupefacenti e provochi un «comportamento compulsivo che produce effetti seriamente invalidanti», Balduzzi ha evidenziato come già nel nel 1994 il gioco d’azzardo patologico (Gap) sia stato classificato nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali come «disturbo del controllo degli impulsi». E come l’Organizzazione mondiale della sanità abbia inserito il gioco d’azzardo patologico tra i disturbi delle abitudini e degli impulsi spesso associato ad altri quadri patologici quali depressione, ipomania, disturbo bipolare, impulsività, disturbi di personalità, deficit dell’attenzione, attacchi di panico, disturbi fisici associati allo stress.«Per chi ha già sviluppato il problema della dipendenza - ha spiegato il ministro - nonostante esistano già interventi efficaci soprattutto di natura psicologica e di supporto sociale oltre che farmacologico, si ritiene comunque necessario implementare la ricerca e la valutazione di efficacia delle pratiche, consentendo la definizione di protocolli trattamentali ancora più avanzati e coerenti con le evidenze scientifiche».Per quanto attiene le iniziative per contrastare il fenomeno, «si ritengono necessarie misure restrittive per vietare l’accesso ai minori ai giochi d’azzardo nonchè una ferrea regolamentazione della pubblicità».«L’attitudine al gioco d’azzardo - ha avvertito Balduzzi - non risparmia i ragazzi». In generale il fenomeno riguarda il 47,1% degli studenti delle medie superiori.
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