lunedì 3 marzo 2025
Nella struttura cure e inclusione andranno di pari passo. Ministra Locatelli: attenzione da promuovere con coraggio a tutti i livelli. All'inaugurazione monsignor Giuliodori e i vertici dell'ospedale
Da sinistra: Benedetta Rinaldi, mons. Claudio Giuliodori, Eugenio Mercuri, Sonia Del Vecchio, Antonia Testa, Alessandra Locatelli, Daniele Franco, Silvia Cutrera, Marco Elefanti

Da sinistra: Benedetta Rinaldi, mons. Claudio Giuliodori, Eugenio Mercuri, Sonia Del Vecchio, Antonia Testa, Alessandra Locatelli, Daniele Franco, Silvia Cutrera, Marco Elefanti - Reply Studio Srl

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Un luogo dove anche le donne con disabilità possano avere cure personalizzate in ambito ginecologico. Non a caso si è scelta la data del 3 marzo, giorno in cui 16 anni fa avvenne la ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità in Italia, per inaugurare al Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, l’ambulatorio ginecologico per le donne con disabilità alla presenza della ministra per le disabilità Alessandra Locatelli. Qui le donne con disabilità troveranno un servizio personalizzato e inclusivo anche per le patologie complesse.

«Questa iniziativa - ha detto la ministra Locatelli al taglio del nastro - non è semplicemente l’inaugurazione di uno spazio per la prevenzione e la salute delle donne con disabilità, ma il segno di un’attenzione che insieme dobbiamo promuovere con sempre più coraggio a tutti i livelli. Ringrazio davvero di cuore il Policlinico Gemelli e tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo nuovo servizio».

Ad introdurre l’evento è stato il presidente della Fondazione policlinico Gemelli Daniele Franco, cui è seguito l’intervento del direttore generale Marco Elefanti, che ha ricordato Giovanni Scambia, appena deceduto, per aver fatto crescere la ginecologia e ostetricia dell’ospedale. «Il nostro ospedale è un classico tipo di women hospital- ha spiegato Elefanti - che ha molto investito nella medicina di genere in tutti i settori, non solo in quello ginecologico, dall’assistenza specialistica avanzata alla ricerca; anche grazie alla lungimiranza di Giovanni Scambia e Eugenio Mercuri abbiamo realizzato questo nuovo servizio che va incontro ai bisogni di cura delle donne con disabilità e alle loro famiglie».

Nel benedire la nuova struttura, situata al nono piano ala O del policlinico, l’assistente ecclesiastico generale dell’università Cattolica, monsignor Claudio Giuliodori, ha ricordato poi che «un ospedale come il nostro che nasce al servizio di tutti i malati non poteva non maturare questa sensibilità che costituisce un rafforzamento con la realtà sociale. Al Gemelli operano 40 associazioni che sono l’anima dei reparti, perché la relazione umana è parte integrante della cura».

L’ambulatorio ginecologico per donne con disabilità è concepito per garantire a tutte le donne il diritto alla prevenzione, eliminando qualsiasi forma di discriminazione. «Il servizio risponde alle specifiche esigenze delle persone che convivono con patologie complesse grazie ad un approccio multidisciplinare», ha sottolineato inoltre Eugenio Mercuri, direttore del dipartimento Scienze della salute della donna, del bambino e di sanità pubblica della Fondazione Gemelli, Ordinario di Neuropsichiatria infantile all’università Cattolica del Sacro Cuore.

Nella vita di una donna è importante avere un luogo in cui poter confidare, affrontare, gestire quella parte più raccolta, intima e personale che è quella ginecologica. «Un luogo dove si possano offrire servizi su misura, adatti alle necessità delle donne con disabilità. Un luogo che, da oggi, è una realtà tangibile all'interno del nostro policlinico», ha concluso Antonia Testa, Direttrice Ginecologia ambulatoriale e preventiva Policlinico Gemelli, Associata di Ginecologia e ostetricia all’Università Cattolica. All’evento, moderato dalla conduttrice Rai Benedetta Rinaldi, hanno portato la loro testimonianza Sonia Del Vecchio, giovane donna con atrofia muscolare spinale, e Silvia Cutrera, coordinatrice gruppo Donne Fish.

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