lunedì 23 aprile 2012
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​Ha sempre più anime di Umbria Jazz. Lo conferma il cartellone della nuova edizione, dal 6 al 15 luglio all’Arena Santa Giuliana di Perugia. Chiamatela contaminazione o crossover, ma il festival suona sempre più pop.Che l’intento, però, sia quello di far dialogare le molte anime della musica, sembra dirlo il concerto di apertura che punta sulle capacità istrioniche di Stefano Bollani chiamate, in un doppio turno, a confrontarsi prima con il pianoforte di Chick Corea e poi con il mandolino del brasiliano Hamilton De Holanda. Duetti ormai rodatissimi a cui seguono, il 7 luglio, altri due divi della tastiera per un omaggio a Thelonius Monk, di cui ricorre quest’anno il trentennale della scomparsa: Stan Tracey, decano del jazz britannico (è nato nel 1926, suona professionalmente da quando aveva sedici anni) in trio e a seguire il capitano di lungo corso Herbie Hancock con la sua band.L’8 è il turno di due rock heroes dai percorsi molto differenti: Jack Bruce, bassista e cantante dei Cream e Vernon Reid, chitarrista dei Living Colour e padre del funk metal, riuniti nel progetto Spectrum Road. Nel secondo concerto è invece in scena il soul di Macy Gray coniugato con il sax tenore post free jazz di David Murray. Sulla soglia del pop, il 9, è anche Esperanza Spalding, giovanissimo astro ormai affermato (la sua voce e il suo contrabbasso hanno meritato lo scorso anno il Grammy come Migliore nuovo artista). Ad Umbria Jazz porta il suo ultimo album Radio Music Society. La precede la chitarra hollowbody di John Scofield.Il 10 è il turno di Sound Prints, quintetto di Joe Lovano e Dave Douglas, mentre Enrico Rava tributa un omaggio a Michael Jackson. Il confine si sposta ancora più in là il giorno seguente quando sono di scena due big come Al Jarreau ed Erykah Badu, entrambi a proprio agio su sonorità virate verso soul, pop ma anche rythm&blues. Crossover è una delle parole più spesso abbinate a Pat Metheny, che si esibisce con la sua Unity Band il 12 luglio. Il 13 è invece di scena uno di mostri sacri del jazz, Sonny Rollins e la sua Tenor Madness. Il 14 luglio all’Arena Santa Giuliana invece atterra un’astronave reggae: ad alternarsi sul palco sono Stephen e Rita Marley (rispettivamente figlio e moglie di Bob) a cui segue Alpha Blondy, che ricollega i suoni dell’isola giamaicana con le loro radici africane. Chiude il 15 Sting con una tappa del Back to Bass Tour, intrapreso in occasione dei 25 anni di carriera solista.
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