sabato 23 novembre 2024
Arriva "Again", brano del 2009 del cantautore napoletano in uscita il 29 novembre. I figli: «Per le celebrazioni dei 70 anni della nascita l'anno prossimo un docufilm e forse un album di inediti»
Il cantautore napoletano Pino Daniele, scomparso il 4 gennaio 2015

Il cantautore napoletano Pino Daniele, scomparso il 4 gennaio 2015

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Risuoneranno dentro tutto il “Maradona” domani pomeriggio, alle 17.49, prima di Napoli-Roma di campionato, la voce e la chitarra di Pino Daniele. Le luci dello stadio si spegneranno e partirà un video emozionale con i luoghi simbolici di Napoli e le note di Again, brano inedito che il cantautore napoletano compose nel 2009 e che viene ora svelato in anteprima assoluta. “On the road again” canta Pino nel ritornello, ancora e ancora come dieci anni fa, prima che la voce che ha ripensato Napoli da quel Terra mia del 1977 cessasse di alzarsi in volo. E’ questo il regalo postumo di Pino alla sua città e alla sua gente: un inedito che vede la luce proprio dove il popolo napoletano più canta e gioisce, prima dell’incontro tra Napoli e Roma, le sue città, quelle che l’hanno salutato in due grandiosi esequiali ringraziamenti di popolo.

“On the road again” ripete Pino nel ritornello di Again, dal 29 novembre in radio e in digitale (Warner Music Italy), a sei anni di distanza dal precedente inedito Resta quel che resta. Una bellissima ballata di ispirata intimità suonata soltanto con chitarra acustica, voce e chitarra elettrica registrata per un progetto acustico che non fu però mai realizzato: un ep di sei brani, poi diversamente riutilizzati. Oggi, insieme alla canzone, allo stadio verrà proiettato anche un video dove si vede il cantautore al lavoro nel suo studio, con immagini risalenti proprio al periodo della realizzazione di Again scelte e assemblate dai figli Alessandro e Sara.

A introdurre il filmato, che verrà trasmesso anche da Dazn per il pubblico a casa, la voce di Pino registrata in un concerto a Londra nel 2013, ma che sembra parlare all'oggi. «Io mi sono accorto di una cosa, girando il mondo adesso e portando la mia, la nostra musica - diceva Pino allora, e oggi -. Quello che conta siamo noi con la nostra storia e col nostro lavoro, con quello che facciamo ogni giorno. O lo facciamo a Bruxelles, o lo facciamo a Napoli, o lo facciamo a Roma, o lo facciamo da un’altra parte, siamo noi. Quindi questo pezzo è dedicato a voi». E con la stessa potenza emotiva si ascolta il verso “il muro di Berlino è un ricordo lontano dietro il nostro destino” che conclude la prima strofa dell’inedito e che, udito in questi momenti di apprensione per le sorti di un mondo in guerra, assume ulteriore carica e sostanza.

Un brano che ha in sé tutta la poeticità sonora e testuale del grande cantautore napoletano. Un inedito che, spiega il figlio Alessandro Daniele, semplicemente così come fu registrato (chitarre e voce), vuole anticipare le celebrazioni per i 70 anni della nascita (il 19 marzo) e i dieci della morte (il 4 gennaio) che ricorreranno nel 2025. «Abbiamo lasciato questo pezzo - dice Alessandro - così come l’abbiamo ritrovato, nella pienezza dei tre strumenti di papà: chitarra acustica, voce e chitarra elettrica. La sua dimensione ideale, anche dal vivo. La canzone per lui era pronta così, non ha mai pensato di aggiungere elementi. Ricordo che ne fece due versioni, una con la chitarra acustica e una con la elettrica. Poi vennero unite e questo è il risultato. Abbiamo soltanto masterizzato il tutto quest’anno con Pino Pinaxa Pischetola».

A proposito delle celebrazioni per il duplice anniversario, ci saranno iniziative nel corso di tutto l’anno prossimo, a partire da un Premio dedicato ai giovani e da eventi in occasione del settantesimo compleanno, compresa l’uscita di un docufilm sulla sua vita con la regia del napoletano Francesco Lettieri. «Abbiamo poi ancora molto altro materiale sonoro - svela la figlia Sara Daniele, discografica -, del resto papà era un musicista che stava ore e ore in sala di registrazione. Semmai bisogna capire cosa pubblicare, rispettando al massimo l’artista».

Nel progetto celebrativo di Pino Daniele sono coinvolti tutti e cinque i figli: Francesco, Sofia e Cristina oltre a Sara e Alessandro, il secondogenito che ha lavorato per quindici anni al fianco del padre e che presiede la Fondazione a lui dedicata. In attesa, anticipa Sara, della «possibilità di avere nel 2025 un nuovo album di Pino Daniele, vista la quantità di materiale disponibile». «Ci sono cose pronte, alcuni demo, bozzetti, cose da finire - aggiunge Alessandro -, quindi stiamo ragionando. Abbiamo sul tavolo diverse opere, alcune incomplete. Inoltre potrebbe anche esserci l’ipotesi di un progetto ''a quattro mani'' con altri artisti amici».

Intanto domani appuntamento allo stadio per tutta la famiglia Daniele. «Sarà una grossa emozione - prevede Sara -. Ma per papà, perché non seguo il calcio». «Anch’io non seguo più il calcio - fa eco il fratello Alessandro -, ma soltanto da quando era la squadra del Napoli a venire a casa nostra a trovare papà. Mi ricordo Careca, Ferrara, Maradona... Non era un tifare il Napoli, ma semmai gli amici di papà che venivano a casa e giocavano a calcio fuori, al parcheggio. Poi man mano che sono andati via tutti io ho un po’ perso il gusto per il tifo. Il massimo è stato quando abbiamo vinto gli scudetti. Ma per domani mi aspetto di vedere la stessa immagine che c’è nel video che verrà proiettato e che si conclude allo stadio con il pubblico che grida “Pino, Pino”. Quell’onda di suono che ti arriva, non solo come audio ma proprio addosso, sul petto».

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