Presentata oggi a Roma, nella sede del Coni, la delegazione italiana che parteciperà ai Giochi Mondiali Special Olympics di Abu Dhabi alla presenza dei presidenti del Coni, Giovanni Malagò, del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, e di Special Olympics Italia, Angelo Moratti. La delegazione italiana composta da 157 Azzurri, di cui 115 atleti, è stata ricevuta ieri a Palazzo Madama dalla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e oggi presso la Sala della Lupa, al Palazzo Montecitorio, per il saluto del Presidente della Camera, Roberto Fico e del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Una trasferta sportiva carica di profonda umanità, portatrice di un messaggio culturale che infonde coraggio e speranza di poter vivere presto in un mondo migliore in grado di accogliere ogni diversità, incoraggiandola ad esprimersi un tutta le sue potenzialità.
Dal 14 al 21 marzo, oltre 7 mila atleti provenienti da ogni parte del mondo, saranno impegnati in 24 discipline sportive. I 115 Azzurri gareggeranno in moltissime specialità: atletica, badminton, bocce, bowling, calcio a 5 unificato, calcio a 7 unificato, equitazione, ginnastica artistica e ritmica, golf, equitazione, pallacanestro unificata e tradizionale, pallavolo unificata, nuoto, nuoto in acque libere, tennis, tennistavolo. Atleti speciali che porteranno in alto i colori del nostro Paese e saranno protagonisti di una grande rivoluzione di prospettiva che, attraverso lo sport, toccherà temi fondamentali del nostro tempo come l'accettazione di tutte le diversità e la piena inclusione.
«È impressionante vedere come siete cresciuti, agli albori questo progetto sembrava una scommessa - ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò - e invece questa grande famiglia che ha avuto lungimiranza. Gli Special Olympics sono sempre stati posizionati a metà e noi siamo fieri, orgogliosi da sempre di avervi con noi nella grande famiglia del Coni e del Comitato paralimpico». «Le medaglie ce le aspettiamo sempre - ha aggiunto il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli - ma posso dire con certezza che voi avete già vinto, perché per noi della famiglia del Comitato paralimpico al centro di tutto è la persona».
Lo sport dunque, ancora una volta, si propone come potente strumento per offrire l'opportunità alle persone con disabilità intellettive di mettere in campo tutte le loro capacità. Lo "sport unificato" - che per l'Italia ai Giochi Mondiali di Abu Dhabi vedrà giocare insieme, nella stessa squadra, atleti con e senza disabilità intellettive nel basket, nelle bocce, nel bowling, nel calcio e nella pallavolo - dimostrerà quanto in fondo sia semplice abbattere ogni stereotipo e pregiudizio con un semplice passaggio di "pallone", icona del Movimento Special Olympics in tutto il mondo che ha appena compiuto cinquant'anni: la prima edizione con gli atleti speciali di Stati Uniti e Canada a Chicago nel 1968, dopo la morte di Bob Kennedy. Un'altro frutto dell'impegno di Eunice Shriver, sorella di John Kennedy, che convinse il presidente nel 1961 a varare la prima legge che stanziava fondi per i disabili, fino ad allora ghettizzati e emarginati in istituti dove le famiglie li nascondevano (vedi il documentario qui sotto, ndr)
Special Olympics Italia, in vista del più grande evento sportivo ed umanitario del 2019, i Giochi Mondiali, ha lanciato la Campagna di raccolta fondi "Adotta un Campione" con l’obiettivo di coprire le spese della trasferta degli Atleti italiani all’evento. A tal fine su www.ioadottouncampione.it, la piattaforma di crowdfunding dedicata, è possibile, oltre a condividere le storie degli atleti italiani ai Giochi Mondiali Special Olympics, sostenere la Campagna effettuando una donazione libera. Tanti personaggi del mondo dello sport, musicale e dello spettacolo, sono scesi idealmente in campo per donare e sensibilizzare i propri followers attraverso la realizzazione di un video messaggio pubblicato sui social network.