"Mercì le vent" - dalla shortlist del "Bolognaragazzi crossmedia award 2021"
Da lunedì a giovedì basterà un clic per accedere alla 58ª edizione della Fiera del libro per Ragazzi di Bologna per il secondo anno consecutivo in formato virtuale. Oltre 250 eventi previsti: incontri, premiazioni (attesissimo lo Strega Ragazze e Ragazzi), conferenze, talk, webinar, dirette streaming, mostre di illustratori, tra cui quella dedicata a Dante.Con uno slancio di speranza nel futuro è già stato previsto il ritorno in presenza per la 59 ª edizione dal 21 al 24 marzo 2022. Info sul programma sul sito www.bolognachildrensbookfair.com.
In questo anno terribile in cui la pandemia ha tenuto banco è stato impossibile non sentirne risuonare l’eco inquietante nella grande mole di libri destinati ai ragazzi. Non si tratta solo di tutta quella produzione che tra divulgazione, storie a tema e manuali di sostegno alla paura del virus è diventata subito virale tra gli editori, ma di quello sguardo adulto sull’infanzia e l’adolescenza diversamente in difficoltà che continua a riverberarsi nell’immaginario e nelle storie che si raccontano. Così che il romanzo dell’infanzia, pur nella sua sterminata varietà, ha continuato in questi tempi difficili a cogliere fortemente il lato fragile dei propri protagonisti e a rappresentare storie di vita di una generazione di bambini, bambine e adolescenti silenziosa, afflitta dalla propria timidezza, da una fisicità problematica, da una famiglia distratta o assente, da coetanei bulli spietati. Creature variamente confuse nella difficoltà di crescere, tormentate dalla sensazione di sentirsi sbagliate, invisibili o troppo esposte, raccontate però attraverso scritture lievi e sincere, le sole che possono tradurre la drammaticità delle situazioni. Così che per i lettori si ripete la magia della letteratura in cui sui crucci della vita altrui si aprono strade interiori che consentono di capire anche le proprie complicazioni. C’è il corpo sgraziato di Elisa, protagonista di Altissima ( Terre Di Mezzo), così fuori misura che quasi non sta tutta neppure nelle illustrazioni del libro, con il solo pensiero di essere riconosciuta come una bambina piccola qual è, anche se sembra grande. C’è l’aspirazione sana di Jenny , la bimbetta taciturna e dalla voce bassa, a rivendicare il diritto alla timidezza e a rappresentarsi come Jenny lo squalo (la Nuova Frontiera Junior), silenziosa e solitaria sì ma forte interiormente come uno squalo. C’è il sentirsi brutta, ossuta, stracciona e troppo nera di Maleeka in The skin I’m in. Il colore della mia pelle (Giunti) salvata dall’insegnante che comprende il suo talento per la scrittura. E ci sono lo sconcerto del bambino che si vede rimpicciolire invece di crescere, nella distrazione più ridicola degli adulti raccontata in Tricorno si restringe (Bompiani) e lo sconforto di Max per la sua vivacità estrema in Da domani non esisto più (DeA Planeta Libri) di Lisa Thompson, che vorrebbe farla finita con i suoi disastri e sparire, salvo pentirsene subito. Sparire, senza lasciare tracce di sé è anche la dolorosa ma unica scelta di salvezza del giovane Will raccontata da Anna Vivarelli in La fisica degli abbracci (uovonero), in cui la genialità esagerata di un ragazzo diventa il tarlo del disagio e della sua infelicità. Un talento di cui sbarazzarsi perché troppo grande per essere maneggiato da soli. Una storia che prevede un incontro speciale ed è un inno al potere delle anime semplici e dell’empatia. Di quell’intelligenza del cuore che sa surrogare tante altre capacità come suggerisce La verità secondo Mason Buttle (Il Castoro). Mason il dodicenne grande, grosso, impacciato e dislessico, lo zimbello dei ragazzini del quartiere che molti considerano uno stupido e anche responsabile dell’incidente in cui è morto il suo migliore amico. E poi ci sono gli incontri a fare la differenza, i compagni che il destino mette sulla stessa strada, capaci di ascoltare, comprendere e condividere. Di custodire segreti in una fraternità confini come quella dei protagonisti di Come soli segreti (Pulci volanti) di Cristiana Pezzetta e Anita Barghigiani. Sono Jamal e Frida, che possiedono un luogo segreto in cui giocare in libertà e in cui rifugiarsi quando fuori il mostro orribile della guerra distrugge e divora il mondo. Il nascondiglio in cui ritrovare, finito tutto, il tesoro prezioso delle piccole cose cui aggrapparsi per ricominciare. E qui la narrativa finisce per contaminarsi con la realtà, raccontando di incontri imprevisti e di scelte coraggiose persino estreme in cui la generosità cammina al confine con l’illegalità. Dell’autrice tedesca Karin Koch l’editore Beisler pubblica Come fratello e sorella, l’amicizia tra la quindisenza cenne Juni e il giovane somalo Sahal arrivato illegalmente a Berlino, una storia di disperazione alle spalle e una situazione poco chiara. Ma la solidarietà è anche un atto di fiducia e spontaneità, che non sai mai quali sorprese ti regalerà, come succede nel romanzo di Antonella Sbuelz Questa notte non torno (Feltrinelli) a Mattia, ragazzino udinese scappato di casa quando incontra Aziz stremato e febbricitante in fuga da Kabul dopo un viaggio pericoloso e travagliato. Un’esperienza che cambia la vita a entrambi. Del resto l’amicizia è quanto di meglio può succedere nel renderci migliori. È un maestro di scrittura come Gary Paulsen a ricordarcelo con un romanzo autobiografico pieno di umorismo, Il mio amico geniale (Camelozampa): le imprevedibili e a tratti comiche avventure di due quattordicenni tra i più impopolari della scuola raccontano che l’adolescenza non è una passeggiata ma con un amico la si può attraversare persino divertendosi un po’.