Il passaggio del testimone della squadra cinese vincitrice - Reuters
Era l’evento più atteso dal pubblico, la 4x100m universale è l’unica staffetta dell’atletica alle Paralimpiadi. Creata nel 2018, la prima finale paralimipca di questa staffetta universale, nel 2021 a Tokyo 2020, aveva visto la formazione statunitense dominare gli avversari. Una gara avvincente che. prevede in pista quattro atleti con quattro diverse disabilità. Ogni team deve essere misto, con due donne e due uomini e l’ordine di partenza prevede che la staffetta venga iniziata da un atleta ipovedente, seguito da un velocista amputato. In terza frazione toccherà ad un atleta con paralisi cerebrale, il cui ruolo è quello di lanciare l’ultimo frazionista, un atleta su sedia a rotelle. Spetta all’allenatore trovare la combinazione perfetta selezionando i velocisti più complementari per tagliare il traguardo al primo posto. Come nella sua controparte olimpica, il cambio è un momento cruciale della gara. In questa 4x100m universale, non si sono visti testimoni nelle mani dei corridori, poiché il passaggio di testimone avviene al tatto in una zona dedicata di 40 metri, per gli atleti in carrozzina, e di 30 metri per gli altri. L’oro è andato ai cinesi Hu, Wang, Wen e Zhou, l’argento ai britannici Peacock, Shaw, Kinghorn e Smith, il bronzo agli statunitensi Best, Malone, Woodhall, McFadden e Swanson.