Inter campione d'inverno, e sempre a +9 sulla Juventus, che vince a Parma con uno scatto di orgoglioche allontana da Ferrara lo spettro di un divorzio anticipato, in attesa che il Milan scenda in campo nel posticipo serale contro il Genoa. Ma anche se i rossoneri batteranno la squadra di Gasperini, il loro svantaggio nei confronti dei cugini rimarrà di otto lunghezze, come dire che lo scudetto del 2010 l'Inter può perderlo soltanto se si complica la vita da sola. A decidere la sfida all'ora di pranzo di Verona è Balotelli, ancora una volta gol e polemiche. A fine partita l'attaccante punta il dito contro il pubblico di Verona ("mi fa sempre più schifo") per i fischi ricevuti, suscitando la difesa di avversari, dirigenti e del sindaco Tosi, e un rimprovero anche da Mourinho. Due ore più tardi, risponde la Juve che - come dice Ferrara - ora non fa più corsa sull'Inter ma su stessa, per ritrovarsi. La prima partita dell'anno è anche la prima del recuperato Bettega, in tribuna a Tardini, e l'esordio è fortunato: per la Juve che vince grazie a un autogol di Castellini, per 'PennaBiancà, ma soprattutto per Ferrara la cui posizione era traballante. Domenica nuovo esame, la sfida al Milan. Il turno odierno di campionato, quello della Befana, ha detto anche che nel giorno delle quattro vittorie in trasferta, tra cui spicca quella del Napoli di Quagliarella (bellissimo il suo gol) a Bergamo che inguaia di brutto l'Atalanta, contestata dai suoi tifosi, e lancia i partenopei da soli al quarto posto, l'occasione più grossa l'ha sprecata la Roma.Dopo aver dominato il Cagliari (che di solito in casa sa farsi valere) ed essere andata sullo 0-2, nei minuti di recupero la formazione di Ranieri ha un calo di concentrazione fatale che le costa due reti (ma quella di Lopez è apparsa viziata da un fallo su Cassetti) e quindi due punti in più in classifica. A dare il colpo fatale è Daniele Conti, figlio d'arte. Ma più che uno scappellotto di Bruno al figlio, fa notare Ranieri, è la Roma a doverlo dare a se stessa. È il Napoli guidato da Mazzarri a scavalcare la coppia Roma-Parma e a insediarsi al quarto posto: se continua così, dice il tecnico livornese, si può parlare di miracolo.Di proporzioni inaspettate (1-5) è il successo della Fiorentina sul campo del Siena, che acuisce la crisi della squadra della Città del Palio e fomenterà la rabbia dei tifosi, che hanno visto la loro squadra travolta proprio nel match che non si può perdere, contro i rivali più detestati. Mentre Prandelli ha l'ennesima conferma che può contare su Gilardino (due gol), a Siena l'unica speranza di salvezza sembra essere l'avvento di Massimo Mezzaroma, l'imprenditore che da lunedì prossimo dovrebbe diventare il nuovo padrone della società, per poi procedere alla rivoluzione del parco-giocatori e dello staff dirigenziale (probabile l'arrivo di Michele Uva come direttore generale). Non è escluso che anche Malesani corra dei rischi.La giornata premia le scelte di mercato del presidente della Lazio Claudio Lotito, davanti al quale Floccari, arrivato appena ieri nella Capitale, segna i due gol che lanciano i biancocelesti verso il successo contro il Livorno in un autentico spareggio-salvezza. È lui il nuovo acquisto più decisivo, con Pandev e Felipe già impiegati nelle rispettive squadre (Inter e Fiorentina). Quanto alla Lazio, la squadra va comunque rafforzata, reclama Ballardini. Serse Cosmi ha invece confermato la propria tradizione negativa quando affronta i biancocelesti, ma anche che ha bisogno di un attaccante a prescindere dal destino di Lucarelli.In Sampdoria-Palermo nell'arco di un minuto timbrano il cartellino i due protagonisti più attesi, ovvero Cavani per i rosanero e poi Cassano (al secondo gol consecutivo in campionato dopo un periodo buio) per i doriani. Il risultato è giusto, quindi c'è poco da recriminare per i due tecnici, ed ora Del Neri e Delio Rossi continuano la caccia ad un posto in Europa.Infine Bari-Udinese, con la netta vittoria della squadra di casa, e Catania-Bologna. Qui hanno prevalso il fattore campo e la maggiore grinta degli uomini di Mihajlovic, che abbandonano l'ultimo posto in classifica e si portano ad un solo punto dagli emiliani. Per il tecnico serbo è anche una bella rivincitapersonale sulla squadra che l'aveva prima chiamato e poi esonerato nel corso della stagione passata.