mercoledì 13 luglio 2016
​Al Policlinico di Bari il riconoscimento delle vittime. Trovate nella notte le scatole nere, si indaga sul mancato raddoppio della linea ferroviaria e sul sistema di sicurezza. Commissione d'inchiesta del ministero.
LE VITTIME Ecco chi sono le vittime: molti i giovani I PASSEGGERI La strage degli studenti e dei pendolari LA TRAGEDIA Scontro frontale tra due treni: 27 morti
Scontro tra treni, bilancio ufficiale di 23 morti
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È di 23 morti il bilancio aggiornato della tragedia ferroviaria avvenuta ieri in Puglia. Lo ha detto il prefetto di Barletta, Clara Minerva. "Il numero delle salme che si trovano presso l'istituto di medicina legale di Bari è di 23. Oltre a quelle che sono in corso di identificazione - ha detto - sono stati recuperati altri resti umani sui quali sono in corso indagini ed esami del Dna". "Sono però - ha aggiunto il prefetto - 27 le richieste di informazioni arrivate dai familiari dei passeggeri. I dispersi, dunque, sarebbero quattro". Durante lo spostamento della locomotiva sono emersi altri resti umani. Ma le vittime alla fine sono state 23, i dispersi sono risultati vivi.

LA TRAGEDIA Scontro frontale tra due convogli: 27 morti Identificate quasi tutte le vittime, molti giovani. "Vi prego, fateci entrare, fateci vedere i nostri cari": è la straziante richiesta che hanno rivolto i parenti delle vittime del tragico scontro ferroviario avvenuto ieri, al personale dell'istituto di Medicina legale del policlinico di Bari dove questa mattina è avvenuto il riconoscimento delle salme. I parenti delle vittime si sono accalcati sin dalle prime ore davanti al Policlinico supportati da psicologi e crocerossine. Lacrime, commozione e qualche momento di tensione con il personale dell'ospedale. Su 23 corpi 18 sono stati riconosciuti: "il 50% più o meno sono giovani" ha detto il medico legale.

Il medico legale: 23 salme. "A noi risultano 23 vittime, 22 corpi sono già qui e un altro arriverà in giornata da Andria": spiega il professor Franco Introna, responsabile di Medicina Legale del Policlinico di Bari, impegnato con la sua equipe per tutta la notte nella preparazione delle procedure di riconoscimento da parte dei familiari delle vittime. "Sarà una giornata difficile. Il riconoscimento delle vittime è un'attività sempre complessa in questi casi. Dobbiamo dare un nome e un cognome a questi resti" ha detto il responsabile della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

Il sindaco di Corato: potrebbero esserci dispersi francesi. "C'erano stranieri tra i dispersi. Abbiamo richieste di notizie dall'ambasciata francese" ha detto il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli, arrivando sul luogo del disastro. Mazzilli traccia dunque un primo bilancio odierno spiegando che "i dispersi sono al momento 27 e si potrà eventualmente chiamarli vittime solo dopo il riconoscimento in corso all'Istituto medico-legale del Policlinico di Bari".

Recuperate le scatole nere. Nella notte i vigili del fuoco e le forze di polizia hanno recuperato due scatole nere dei due treni coinvolti nello scontro nelle campagne tra Andria e Corato. Dalle apparecchiature si potrà ricostruire anche gli ultimi momenti della corsa dei treni sino al momento dell'impatto. Sono stati inoltre sequestrati e acquisiti i registri delle stazioni di Andria e Corato, i filmati delle telecamere lungo lalinea e le comunicazioni telefoniche, trascritte nei fonogramma,tra i capistazione dei due scali. 

 

Commissione d'inchiesta del ministero."Abbiamo nominato una commissione di inchiesta per verificare le responsabilità nella sicurezza. Il sistema di segnalamento è fatto con consenso telefonico: è tra i meno sicuri. Ogni responsabilità è della società di gestione" ha detto il ministro alle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio durante l'informativa alla Camera sullo scontro frontale fra i treni in Puglia. "Il binario unico di per sé non è fonte di disagio e potenziale disastro, il punto sono i controlli" ha detto invece il viceministro del Trasporti, Riccardo Nencini, ricordando come in Italia ci siano 9mila chilometri a binario unico. Delrio promette lo stanziamento di altri 1,8 miliardi per lereti regionali. A giorni inoltre sarà chiusa la gara per il raddoppio della tratta Andria-Corato.

Inchiesta della Procura nessun indagato. L'indagine della Procura di Trani dovrà accertare non solo chi ha sbagliato ma se chi ha sbagliato è caduto in errore da solo o se è stato indotto in errore da altri. Dovrà poi verificare l'adeguatezza del sistema di controllo rispetto alle norme in vigore, e i tempi del raddoppio della tratta e di ammodernamento del sistema di controllo del traffico. Una delle ipotesi più accreditata sul motivo del disastro è l'errore umano: erano due i treni provenienti da Corato e diretti verso nord, uno era in ritardo. Proprio questo potrebbe aver indotto il capostazione di Andria a dare il via libera al treno fermo in stazione.Il progetto di raddoppio della linea ferroviaria Bari-Barletta, gestita da Ferrotramviaria, era previsto dal 2008 e doveva concludersi entro il 2015, ma finora non è stato realizzato fino in fondo. L'indagine, per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario colposo finora a carico di persone da identificare, è coordinata dal procuratore facente funzione di Trani, Francesco Giannella.

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