«Vincent non subisce alcun accanimento terapeutico e non è per nulla in fin di vita. Ha un pesante handicap, come tanti altri pazienti». Se potesse, Viviane Lambert, 70 anni (intervistata da Avvenire nell’edizione di giovedì 11 giugno), lo griderebbe al mondo intero. Perché è in gioco la vita di suo figlio, Vincent Lambert, 39 anni, ricoverato da 7 a Reims in uno stato di coscienza minima dopo un incidente che l’ha reso tetraplegico. Il caso continua a dividere la Francia, tanto più dopo la sentenza-choc di venerdì scorso della Corte europea dei diritti umani (Cedu), che considera non illegale la richiesta degli ex medici di Vincent di arrestare l’alimentazione e idratazione assicurati da un sondino gastrico. Ieri, grazie a un breve video diffuso su Internet dal «Comitato Vincent Lambert», i francesi hanno potuto constatare che il paziente respira autonomamente, chiude le palpebre, deglutisce. Ci sono nuove polemiche, con un ricorso già presentato all’Authority francese dell’audiovisivo per oscurare il video. Ve ne proponiamo le immagini.
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