Non accennano a diminuire le pesanti polemiche accese dalle aberranti pratiche di
vendita negli Stati Uniti di feti abortiti. Il dibattito che ha oltrepassato i confini del Paese si è infiammato anche a seguito della diffusione nello scorso luglio di quattro video realizzati dal Center for Medical Progress (CMP) che documentavano il
traffico di tessuti e di organi da parte della organizzazione abortista americana Planned Parenthood, che opera nel settore della salute riproduttiva e dell'educazione sessuale e contrasta l'obiezione di coscienza degli operatori sanitari.
Queste pratiche - ha dichiarato il cardinale
Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente del Comitato pro vita della Conferenza episcopale degli Stati Uniti - che
negano il rispetto dovuto all’umanità e alla dignità della vita umana sono il prodotto di una mentalità del profitto, di una cultura dell’usa e getta che hanno schiavizzato i cuori e le menti di tante persone”. Dura condanna del porporato anche alla pratica ormai standard di ottenere tessuti e organi fetali tramite l’aborto.
Investita dallo scandalo, la Planned Parenthood che possiede 59 Uffici affiliati negli Usa e Centri partner in 13 Paesi dell’America Latina e dell’Africa, si è vista chiudere il suo account su Twitter e 41 grosse aziende sponsor tra cui Coca Cola, American Express, Ford Motor e Xerox hanno rinunciato alla pubblicità suo sito internet.
Dieci Stati e il Congresso hanno avviato indagini mentre alcuni governatori hanno chiesto di sospendere i fondi alle cliniche collegate con Planned Parenthood, che - come ha ricordato la deputata repubblicana, Black - riceve dallo Stato intorno a 500 milioni di dollari l’anno “per pagare circa 327 mila interruzioni di gravidanza”.
La Casa Bianca, invece, mediante il portavoce Eastern – ha difeso Planned Parenthood, per avere “raggiunto i più elevati standard etici” e attaccato il Center for Medical Progress per avere realizzato in modo fraudolento i video, dove non vi sarebbe “evidenza” di illeciti. Lo stesso Obama ha annunciato che proibirà con il veto presidenziale il taglio dei fondi pubblici a Planned Parenthood, che - è bene ricordare - ha finanziato la sua ultima campagna elettorale.