"Il Movimento per la Vita Italiano offrirà supporto legale al dottor
Salvatore Felis, il medico ginecologo dell'ospedale San Martino di Genova, rinviato a giudizio dal gup Silvia Carpanini per essersi rifiutato di fare l'ecografia a due ragazze che avevano assunto la pillola abortiva, perché obiettore di coscienza". Lo rende noto con un comunicato l'onorevole
Gian Luigi Gigli, presidente del
Movimento Per la Vita.
"L'azione del gup - sottolinea Gigli - costituisce l'ennesimo atto di intimidazione nei confronti di medici obiettori, già discriminati sul lavoro, in particolare nei consultori e nell'accesso alle posizioni apicali.
L'obiezione di coscienza rispetto all'aborto si riferisce chiaramente a tutte le procedure che hanno a che fare con l'interruzione di gravidanza e viene meno solo in caso di necessità edi urgenza, per proteggere la salute della donna, non già per verificare l'andamento della procedura, in questo caso di aborto chimico. Una magistratura che coartasse il diritto all'obiezione di coscienza favorirebbe, anche involontariamente, l'evoluzione della nostra democrazia verso un sistema autoritario, sia pure politicamente corretto".