Il
22 maggio 1975 veniva fondato il Centro di aiuto alla vita di Firenze, dal quale è poi scaturito il Movimento per la Vita che conta oggi oltre 650 tra
movimenti locali, Cav e Case di accoglienza.
E per una singolare coincidenza proprio un 22 maggio, del 1978, venne
approvata la legge 194 che legalizza l'aborto volontario.
I due anniversari sono ricordati oggi dal professor
Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la vita, che osserva: "
Sempre di più nella nostra società il diritto alla vita non è garantito a tutti gli esseri umani, ma solo ai più forti. Il Movimento per la vita continuerà ad operare instancabilmente sul duplice binario della battaglia culturale e dell’azione di sostegno alle gestanti in difficoltà".
"Quarant’anni di aborto legalizzato hanno trasformato il costume del Paese - spiega Gigli -. Ciò che prima era un crimine, si è trasformato in una necessità da tutelare e a cui dare risposta nelle strutture pubbliche. Ora la cultura individualistica e radicale che domina trasversalmente lo scenario politico vorrebbe far cadere l’ultima barriera, facendo dell’aborto un vero e proprio diritto.
Nel frattempo gli interessi delle multinazionali del farmaco, con la Ru486 e con le pillole dei giorni dopo somministrate a concepimento avvenuto, stanno riportando l’aborto nella sfera privata e nella clandestinità, contro le stesse intenzioni della 194".
"Un giorno - auspica il
neurologo - le società occidentali, avviate ormai verso
l'
inverno demografico, si renderanno conto che avevamo ragione.
Speriamo solo che non sia ormai troppo tardi per invertire il
percorso autodistruttivo in cui anche la società italiana sembra
essersi inesorabilmente avviata".
Nella ricorrenza
l'Associazione dei Medici cattolici ha indirizzato un messaggio
a Mpv con "un affettuoso pensiero e il ringraziamento più vivo
per aver dato alla stragrande maggioranza dei medici italiani -
scrive il presidente
Filippo Boscia - la possibilità di vivere
l'esperienza della difesa della vita, ricchezza nascosta,
sempre presente in ogni momento".