Ogni anno nel mondo vengono alla luce 15 milioni di neonati prematuri. Le complicanze della nascita pre-termine – cioè prima del completamento della 37esima settimana di gestazione – rappresentano la prima causa di morte fra i bambini minori di 5 anni. Solo nel 2013 i decessi sono stati quasi un milione. Sono i dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità, che lancia nuove linee guida per migliorare le speranze di sopravvivenza e la qualità di vita dei bebè prematuri. Il documento – spiega l'Oms – fornisce raccomandazioni sugli interventi da attuare sulle madri nell'imminenza di un parto prematuro e sui loro piccoli appena dopo il parto. Fra le misure suggerite dall'agenzia delle Nazioni Unite per la sanità, iniezioni di steroidi alla madre prima della nascita, somministrazione di antibiotici alla rottura delle acque, impiego di solfato di magnesio per prevenire problemi neurologici nel bambino, coperte termiche per il neonato, ossigeno sicuro per favorirne la respirazione. La lista degli interventi è stata inserita fra le opoperazioni previste dalla Strategia globale per la salute di donne, bambini e adolescenti, che definisce per i prossimi 15 anni la roadmap per l'abbattimento delle morti evitabili e che sarà lanciata in settembre.
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