Anche la Casa Bianca dice no alla manipolazione genetica dei gameti e degli embrioni umani. «L’Amministrazione ritiene che l’alterazione della linea germinale umana a scopi clinici non deve essere affrontata in questo momento», ha detto John Holdren, direttore dell’Ufficio della Casa Bianca per la politica scientifica e tecnologica. L’Amministrazione Obama si schiera dunque con quella parte di comunità scientifica internazionale che di recente ha dichiarato di considerare pericolosa la tecnologia che modifica gameti o embrioni mediante alterazioni genetiche trasmissibili, con il potenziale di creare «bambini su misura». La tecnica è stata utilizzata il mese scorso in Cina. Biologi e genetisti considerano che le questioni etiche associate all’editing del genoma umano hanno bisogno di ulteriore e approfondito esame prima di giungere a risultati irreversibili. «La ricerca in questo senso solleva questioni gravi e urgenti circa le potenziali implicazioni che potrebbero portare a esseri umani geneticamente modificati – ha detto Holdren –. Le conseguenze di un tale passo non possono essere note e le scelte fatte in un Paese potrebbero influenzare l’intero genere umano». La National Academy of Sciences ha annunciato che avrebbe convocato un vertice internazionale per esplorare le questioni etiche e politiche connesse con questa ricerca. La Casa Bianca sostiene la proposta.
Dopo gli appelli di alcuni autorevoli scienziati, scende in campo anche l'Amministrazione Usa contro le manipolazioni del Dna di gameti ed embrioni umani. Test controversi erano stati condotti in Cina.
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