Si può scegliere consapevolmente di morire a 5 anni? È la sconvolgente
storia che arriva dall'Oregon (Usa) dove i genitori di Julianna, affetta
da una rara malattia, le hanno domandato se preferiva continuare a vivere
oppure andare in Paradiso. La piccola ha la Sindrome di Charcot-Marie-Tooth,
che colpisce il sistema nervoso periferico e rende potenzialmente fatale
anche un raffreddore. Il dolore per le terapie salvavita è molto forte
e, a fronte di un nuovo ricovero, Julianna ha risposto alla proposta dei
genitori chiedendo di poter restare a casa e non curarsi più.
La vicenda, resa nota sul Web, ha sollevato un'ondata di polemiche nell'opinione pubblica che dibatte sulle facoltà decisionali di una bimba in un frangente di sofferenza che destabilizzerebbe un adulto. Anche se per uno dei medici coinvolti
«Julianna non è una comune bambina di 5 anni», per Arthur Caplan, docente
di Bioetica alla New York University, l'ipotesi che «possa comprendere
il concetto della morte è pari allo zero».