«Il documento sul tema del fine vita e dei trattamenti di sostegno vitale approvato dal Comitato nazionale per la bioetica grazie a una convergenza ampia e pluralista dei suoi membri è una occasione preziosa per il dibattito in corso in Italia». Lo afferma una nota del network di associazioni “Ditelo sui tetti” dopo la pubblicazione del parere del Cnb sui trattamenti di sostegno vitale. «In particolare – continua la nota – nessun player potrà ignorare il primo livello di attenzione bioetica che il preposto Comitato nazionale ha indicato a larghissima maggioranza: non deve, cioè, essere ulteriormente abbassata la tutela della vita dei più vulnerabili, per i quali, se non vi fossero oggettivi paletti, il suicidio medicalmente assistito, come descritto dalla sentenza della Consulta numero 242/2019, diverrebbe una grave forma di pressione contro la vita di tutti i malati irreversibili, cronici e persino depressi. Se il Parlamento ha giustamente deciso di affrontare il tema del fine vita a partire dal Senato nel prossimo settembre, dovrà iniziare proprio dalle priorità bioetiche scolpite dal Cnb».
Il network associativo plaude all'intervento del Cnb. «Così si evita che il suicidio assistito possa diventare una grave forma di pressione su cronici, irreversibili e anche depressi»
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