giovedì 12 settembre 2024
Nella Giornata per i malati di Sla (15 settembre) si avvera il sogno del 59enne lucano trasferito in Brianza, che aveva la passione per le camminate. E che con il suo speciale veicolo torna a correre
Giorgio sulla speciale sedia che, con l'aiuto di due amici, gli consente di andare quasi ovunque

Giorgio sulla speciale sedia che, con l'aiuto di due amici, gli consente di andare quasi ovunque - .

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Giorgio dalla finestra della sua casa di Barzanò guarda le verdi colline brianzole e immagina gli specchi d’acqua dei vicini laghi di Lecco e di Pusiano. Specchi che riflettono il suo sogno fatto a occhi aperti, sul pc, che a qualcuno può essere sembrato una follia: «Tornare a casa e poter fare un giro in bici tra i Sassi della mia Matera».

Un sogno alla portata di tutti, ma non certo per un malato di Sla come Giorgio Antezza. Nel 2022, a 57 anni, gli viene diagnosticata la Sclerosi laterale amiotrofica, ma Giorgio è uno dei 6mila malati in Italia affetti da Sla che vive e lotta ogni giorno “Con Cuore Impavido”, nome dell’Associazione materana che dal 2015 si occupa dei malati di Sla della Basilicata. Perciò il lucano Giorgio si è rivolto al presidente dell’associazione che, con il sostegno di Aisla e quello dei suoi soci, ha subito condiviso il “sogno”: «Correre per i Sassi in sella alla mia joëlette », la carrozzina fuoristrada per persone con disabilità che con l’aiuto di due accompagnatori può arrivare in cima al mondo.

Giorgio, dipendente del Comune di Casatenovo, sposato con Carmen, tre figli, da tre mesi è anche nonno. «L’arrivo della mia nipotina Vittoria ha generato in me una nuova forza, la forza di vivere! Quando viene a trovarmi, anche il mio “compagno comunicatore” non è più attraente e ogni mio sguardo è rivolto solo alla mia piccolina ». La più piccola della famiglia Antezza che con Giorgio sta preparando la trasferta dei cuori impavidi a Matera. Lì domenica 15 settembre, Giornata nazionale per i malati di Sla, il suo sogno si realizzerà nell’evento solidale e di sport inclusivo “Joëletti con me?”.

Una corsa anche alla donazione per acquistare la joëlette Finisher «che sarà al servizio della comunità Sla del territorio », sottolinea la presidente Rita Bianco. Una corsa scattata da giorni e che ha visto in pole position il fratello di Giorgio, Nicola. Un ritorno a casa e un progetto fortemente voluto da Giorgio che non ha frenato neppure davanti alla gastrostomia e alla necessità di mettere la peg per l’alimentazione. Una scelta obbligata per continuare a difendersi da quella che definisce «una brutta bestia. Un’aliena, una nemica dell'uomo e della vita. La Sla ti toglie la forza ma non l'anima. L’anima per me è la forza della mia volontà interiore, l'intelletto, la capacità di affrontare la malattia, di operare per il bene comune e di provare ancora delle emozioni».

Si emoziona Giorgio ed emoziona sempre chi lo ascolta e osserva il modo con cui affronta la sua nuova condizione. «Il nuovo mondo in cui mi trovo mi ha permesso di abbandonare gli arnesi da lavoro e di riscoprire il gusto di scrivere, che è anche l’unica alternativa possibile per chi come me si trova a dover affrontare la malattia». Scrivere lo aiuta a superare quei momenti di tormento interiore in cui si chiede: «Perché Dio che rappresenta la perfezione dell'universo può accettare una simile imperfezione? È possibile che le sue imperfezioni siano comunque perfette? Nessuno può mai rispondere a queste domande... Credo nella scienza e negli scienziati e ho profonda stima per chi opera gratuitamente per il bene universale».

Messaggi che Giorgio vuole lanciare anche tra i Sassi, fiero e in sella alla sua joëlette. «È un mezzo fantastico che ho scoperto in quanto ero e rimango un camminatore. Abbiamo pensato di prenderne una a noleggio. La Brianza, con i suoi boschi, è un incanto da attraversare con questo mezzo». Giorgio dà appuntamento a tutti per domenica, partenza da Recinto Fiorentini alle 10, traguardo nella splendida San Pietro Caveoso. «Grazie al Comune di Matera, ad Aisla, alla Uisp, al Comitato paralimpico Basilicata e alla Federazione italiana atletica leggera, sarà una giornata di sport aperta a tutti - conclude Rita Bianco –. Il sogno di Giorgio poi proseguirà con la raccolta fondi che destineremo alla ricerca. Poi nel 2025, 10° anno dalla fondazione di "Con Cuore Impavido" abbiamo altri progetti ed eventi ma il nostro grande sogno sarà realizzare "Una stanza per Fausta": una residenza anche temporanea dedicata alla cura dei malati di Sla e le altre patologie neurodegenerative, che in quel luogo, che stiamo individuando a Matera, potranno soggiornare insieme ai propri famigliari». Intanto, anche Giorgio è già pronto per il prossimo traguardo: «Vorrei arrivare in forma al matrimonio di mia figlia». E forse lo farà ancora in sella alla sua bici speciale.

Per informarsi sul progetto e sostenerlo: www.concuoreimpavido.it

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